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Scuola: Renzi, si può discutere e migliorare ma sono fiducioso

21 maggio 2015 | 08.42
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Il premier, la verità è che Paese si è rimesso in moto. L'ex segretario, nessuno vuole far cadere il governo. Dal super preside alla Card per i prof, la 'Buona scuola' passa il vaglio di Montecitorio

Scuola: Renzi, si può discutere e migliorare ma sono fiducioso

"Sulla scuola stiamo discutendo, dopo anni finalmente c'è un investimento sull'edilizia, ci sono 100mila precari assunti. Poi si può sempre discutere e migliorare, ma la cosa vera e che questo Paese si è rimesso in moto". Matteo Renzi è tornato sul Ddl scuola approvato ieri dalla Camera.

Il premier non sembra aver chiuso la porta al dialogo in vista del passaggio del provvedimento Senato, dove il governo conta su una maggioranza risicata. "Le cose si fanno, le leggi vengono approvate. Poi naturalmente ci sono le discussioni, le valutazioni diverse, ma sono molto, molto fiducioso", ha aggiunto Renzi. Proprio sul confronto sul testo, al premier ha subito risposto Pier Luigi Bersani: "Con qualche correzione al Senato, tutti saranno felicissimi di votare la riforma della scuola".

Ma "questo significa discutere", non mettere la fiducia: "Se si vuole correggere qualcosa non ci vuole molto tempo", ha detto l'ex segretario che è entrato anche nel merito delle modifiche: "Bisogna intervenire su qualche aspetto, credo che lo si farà e che il governo voglia fare qualche passo. Stiamo al merito della questione, tutti vedono i problemi aperti: poteri del dirigente scolastico, discriminazioni tra precari. Questi due punti bisogna migliorali". Di sicuro, Bersani ha escluso che il vero obiettivo della minoranza Pd sia mettere in difficoltà il governo: "Non c'è nient'altro che il merito della questione. Questo di non guardare al merito è uno dei guai molto seri, le diverse posizioni non possono essere delegittimate. Bisogna rispondere nel merito delle cose".

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