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Campania: Ciarambino (M5S), impresentabili? Antimafia arriva tardi

27 maggio 2015 | 16.04
LETTURA: 3 minuti

"Grave che presentazione lista sia slittata al giorno prima del silenzio elettorale"

Valeria Ciarambino, candidata del M5S alla presidenza della Regione Campania
Valeria Ciarambino, candidata del M5S alla presidenza della Regione Campania

"Certamente quello della commissione parlamentare antimafia è un intervento tardivo e non credo sia un caso che sia slittato al giorno prima del silenzio elettorale, forse per far in modo che i cittadini non vengano a sapere che dentro le liste associate a Caldoro e a De Luca ci siano candidati impresentabili. L'aspetto più grave è che si è dovuti arrivare all'intervento della commissione antimafia". Così all'AdnKronos la candidata del M5S alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino commenta l'intervento della commissione antimafia nell'ambito della verifica sui cosiddetti 'impresentabili' in vista delle elezioni regionali del 31 maggio.

"Nel M5S non ci sono né indagati né condannati e non perché noi siamo dei geni - prosegue Ciarambino - ma perché ci siamo dati delle regole che evitano situazioni assurde come queste. Perché i partiti non si danno queste regole? Perché non ci sono persone oneste da poter candidare o perché gli conviene averli in quanto portavoti?". Secondo Ciarambino, "inoltre è paradossale che la commissione antimafia sia composta e nominata da quei partiti che devono andare a indagare sulle liste dei loro stessi partiti". "L'altra cosa gravissima - aggiunge - è che si continua a infangare il nome dalla Campania con l'aggravante che quegli impresentabili rischiamo di trovarceli in Senato per via della riforma a godere dell'immunità parlamentare".

Quanto alla competenza dei ricorsi sulla legge Severino, secondo Ciarambino "dopo la Cassazione, De Luca è game over: verrebbe sospeso un secondo dopo le elezioni e non potrà più invocare il fatto che il Tar lo reintegrerà subito, perché tutto passa nelle mani della giustizia ordinaria". A quel punto, prosegue Ciarambino, "ci si ritroverebbe davanti a due ipotesi: una è quella della regione commissariata e di nuove elezioni, che comporterebbero una spesa di 4 milioni per i cittadini campani; l'altra è la nomina di un sostituto di De Luca, e in quel caso la Campania sarebbe governata da una persona che nessuno ha scelto".

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