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Sicilia: Faraone, situazione inquietante e politici non all'altezza

03 luglio 2015 | 13.03
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Davide Faraone
Davide Faraone

"L'attuale situazione della Regione siciliana è inquietante, sia al punto di vista dei conti che delle riforme che sarebbero necessarie. E' mancata la credibilità della classe politica siciliana". E' il giudizio tranchant del sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, sui conti della Regione e l'attuale situazione politica in Sicilia. Faraone ha assistito a Palazzo Steri al rendiconto della Regione siciliana della Corte dei conti che ha avuto giudizi durissimi sulla Regione. "Ci vorrebbe in Sicilia un Big Bang - dice Faraone - proprio come quello della Leopolda. In Italia all'epoca la situazione era simile a quella che oggi c'è in Sicilia. Dopo l'azione del Governo Renzi c'è stata un'azione positiva e invece in Sicilia siamo fermi. Ecco perché dico che ci vorrebbe un Bog Bang. Ci vuole coraggio a mettere in campo le riforme che ci vogliono".

"Abbiamo gridato per tanto tempo - dice Faraone - spero che i politici capiscano l'attuale situazione drammatica e non c'è una classe politica che ha dimostrato di essere consapevole". A due passi da Faraone c'è il Governatore Rosario Crocetta con il quale non scorre buon sangue. "A me non appassionano né interessano discorsi che appassionano solo il ceto politico ma no i siciliani e non sono neppure utili - dice - Quello che è grave che la situazione in Sicilia è più grave pure rispetto al Sud. E' un problema serio". Non vuol parlare delle dimissioni di Lucia Borsellino dalla Sanità. "Ne parlerò domani in direzione regionale - annuncia - oggi parlo della difficile situazione economica".

"Quando mi riferisco al Big Bang parlo della necessità di dovere ripartire da un cambiamento radicale, spero di essere stato chiaro...". Non lo dice ma fa sottintendere che il cambiamento potrebbe avvenire solo con il ritorno al voto. "Immaginate questa relazione della Corte dei conti senza l'ultima legge di stabilità regionale", dice Faraone.

'O l'isola è credibile o rischia di restare indietro'"La Sicilia con il resto del paese ha la stessa situazione dell'Italia nei confronti dell'Europa, o è credibile e fa le riforme oppure la Sicilia richia di restare indietro. E non sono ricatti", dice riferendosi proprio a Crocetta che nei giorni scorsi aveva parlato di "ricatti". "Bisogna premiare i virtuosismi - dice ancora Faraone - La relazione di oggi dimostra che di fronte alle emergenze e alle criticità, si agisce con i pannicelli caldi". "Non c'è consapevolezza della situazione, gravissima situazione economica in Sicilia da parte della classe politica siciliana - avverte ancora Faraone - Il governo nazionale c'è a bisogna capire se c'è il governo regionale... E al momento non mi pare che la classe politica regionale sia stata all'altezza". E aggiunge: "Ora mi fate fare un altro 'pizzino' da Crocetta...".

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