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Internet, presentata a Roma la Carta dei diritti

28 luglio 2015 | 16.58
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Internet, presentata a Roma la Carta dei diritti

L'accesso a Internet è un "diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale", e le istituzioni pubbliche devono assicurare "la creazione, l'uso e la diffusione della conoscenza in rete intesa come un bene accessibile e fruibile da parte di ogni soggetto". Questo il contenuto degli articoli 2 e 3 della 'Carta dei diritti di Internet', presentata oggi a Montecitorio dalla presidente della Camera Laura Boldrini e da Stefano Rodotà, dopo il lavoro di un anno della commissione creata ad hoc.

"L'idea di costituire una commissione in sede parlamentare su questi temi - ha spiegato la presidente Boldrini - è nata dall'esigenza di volersi occupare della materia di Internet, che non è solo un mezzo ma una dimensione della nostra esistenza e lo sarà sempre di più in futuro. Internet può sollecitare la partecipazione democratica e per questo è giusto che una commissione (composta per metà dai deputati di tutti i gruppi e per l'altra da esperti) si occupi di questo argomento. La sfida è stata riuscire a mettere insieme sensibilità diverse nello sforzo di arrivare a una sintesi che potesse trovare il benestare di tutti. E ci siamo riusciti".

12 sedute, 6 audizioni e 46 soggetti ascoltati dalla commissione: sono solo alcuni numeri di un lavoro che "per la prima volta è stato sottoposto ad una consultazione pubblica, dando la parola ai cittadini per un periodo di 5 mesi, in cui sono state espresse 590 opinioni sui contenuti della Carta", ha sottolineato Boldrini. "Altra cosa di cui dobbiamo andare fieri - ha proseguito - è che per la prima volta un Parlamento produce una Carta di portata internazionale e di spirito costituzionale. E l'Italia è il Paese che lo ha fatto".

"Il prossimo obiettivo - ha aggiunto Boldrini - sarà una mozione unitaria per impegnare il governo a promuovere i principi espressi nei 14 punti di questa Carta sia in sede nazionale che in sede internazionale. Lavoreremo anche con altri ministeri, come è giusto che sia, tra i quali il Miur con la ministra Giannini. La commissione non chiude, i lavori proseguiranno anche in vista dell'Internet Governance Forum in Brasile, dove verrà presentata la nostra Carta".

"L'ambizione è quella di inserirsi nel solco del grande costituzionalismo. Con questo lavoro abbiamo cercato di definire principi in prospettiva, individuando problemi veri di una realtà sottoposta a un cambiamento continuo", ha affermato Rodotà, che ha preso parte alla stesura del documento. Secondo il costituzionalista, la Carta "è uno strumento utile per costruire la cittadinanza ai tempi di Internet, perché senza diritti non c'è cittadinanza e senza cittadinanza riconosciuta non c'è democrazia".

"Sono sicuro che questo documento, a giudicare dai grandi apprezzamenti che sta ricevendo, offrirà un buon contributo alla cultura di Internet e - ha concluso - vedo che già oggi comincia a essere preso in considerazione da chi deve produrre decisioni nelle sedi giuridiche".

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