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Mobilità: Parlamento 'pedala', alleanza Pd-M5S-Sel per le due ruote/Adnkronos

02 agosto 2015 | 17.25
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Mobilità: Parlamento 'pedala', alleanza Pd-M5S-Sel per le due ruote/Adnkronos

Alleanza Pd-M5S-Sel in Parlamento a favore delle due ruote e della mobilità sostenibile, o 'dolce', come la definisce Graziano Delrio, che arrivò in bici al ministero delle Infrastrutture per sostituire il dimissionario Maurizio Lupi. Sette le proposte di legge pro-bicicletta presentate dall'inizio della legislatura: 6 alla Camera, dove da poco hanno iniziato il loro iter in commissione Trasporti e una a Palazzo Madama.

Obiettivi principali, abbattere l'inquinamento, ridurre il traffico e favorire il turismo.E mai come in questo caso, il Parlamento ha un alleato sicuro nel governo: Delrio è un fan delle due ruote e solo pochi giorni fa, in un'audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato, ha annunciato che la ciclabile Venezia-Torino si farà: 679 chilometri che collegano la città lagunare a quella della Mole costeggiando gli argini del Po. "Costa meno di tre chilometri di autostrada e porta un indotto economico di 150 milioni".

Conti che hanno fatto anche i parlamentari a proposito del possibile sviluppo per il cicloturismo (che ogni anno muove in Europa oltre 10 milioni di persone), con un sistema di reti ciclabili a diversi livelli, partendo dall'implementazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica, come spiega il senatore Pd Stefano Vaccari. Si può dunque fare dell'Italia una meta per i cicloturisti, soprattutto di quelli tedeschi, circa 6 milioni di persone che trascorrono almeno una notte in albergo.

Busto (M5S), riconvertire alle due ruote migliaia km ferrovie dismesse

Sulla stessa lunghezza d'onda il deputato M5S Mirko Busto: "l'Italia -dice- potrebbe essere al primo posto nella domanda di turismo sostenibile. Manca però un'offerta adeguata, sia sotto il profilo delle infrastrutture, sia per quanto riguarda una ricettività che tenga conto delle esigenze di questo tipo di turismo. Eppure, la rete di percorsi ciclistici sarebbe già pronta: sarebbe sufficiente sottrarre al degrado e all'incuria migliaia di km di ferrovie dismesse, strade abbandonate e sentieri dimenticati, da restituire alla loro originaria bellezza e al loro antico fascino".

E poi, sottolinea il deputato pentastellato, "basterebbero risorse molto modeste rispetto a quelle che lo Stato si ostina a investire in faraonici progetti infrastrutturali, come quelli stanziati per la realizzazione del Programma delle infrastrutture strategiche, e il ritorno, grazie al volano su un settore turistico in continua crescita, sarebbe positivo per importanti settori del turismo"Per la mobilità sostenibile, che comprende iniziative a favore delle due ruote, si schiera anche Sel, con una proposta di legge del suo capogruppo alla Camera Arturo Scotto: "è indispensabile -spiega-conciliare il diritto alla mobilità con l'esigenza di ridurre l'inquinamento, anche acustico, la congestione del traffico urbano e l'incidentalità, che hanno un costo sociale che grava su tutti".

Realacci, sicurezza dei ciclisti sia considerata una priorità

Favorire la scelta della bici rispetto all'auto, soprattutto, produrrebbe un risparmio per la società, sottolinea nella sua proposta il deputato Pd Alessandro Bratti: "oggi i costi economici e sociali (35 miliardi di euro l'anno) e ambientali (95 miliardi di euro l'anno) sono da imputare quasi esclusivamente al traffico veicolare mentre tutte le altre modalità di spostamento collettivo come autobus e treno e non motorizzato, come la bicicletta, potrebbero ridurre questi costi, a patto di trovare nelle scelte politiche e legislative forme di tutela e di incentivazione".

In campo è sceso anche Ermete Realacci, riconfermato alla guida della commissione Ambiente di Montecitorio. "è giunto il momento -afferma l'esponente dem- di riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la ciclabilità non solo come parte integrante della moderna mobilità quotidiana ma come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato".

"La sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bici deve essere considerata una priorità, da raggiungere soprattutto e in prima battuta attraverso la limitazione e la moderazione del traffico a motore", aggiunge Realacci, che propone tra l'altro, a costo zero per le casse dello Stato, s"emafori preferenziali, specchi e altri strumenti tecnici che permettano a chi è alla guida di auto e moto di individuare la presenza dei ciclisti".

Iannuzzi (M5S), parcheggi ad hoc in edifici pubblici e privati di nuova realizzazione

Tra le proposte contenute nel provvedimento a firma Realacci un contributo del 2% del budget delle società che gestiscono strade e autostrade agli enti locali per la realizzazione di piste ciclabili; l'obbligo per chi vuol prendere la patente di frequenza a corsi di formazione sulla sicurezza dei ciclisti; il limite di velocità per auto e moto di 30 km orari nelle zone residenziali; il raddoppio delle multe per eccesso di velocità.Se si vuol favorire il ricorso alle due ruote, è indispensabile creare parcheggi ad hoc, come chiede nella sua proposta di legge il deputato del M5S Cristian Iannuzzi: "è necessario ogni incentivo possibile per promuovere un cambiamento negli stili di vita e dunque anche nelle modalità di trasporto. Nonostante la bicicletta sia un mezzo di trasporto ad alta efficienza, le città italiane sono perlopiù sprovviste di parcheggi adeguati".Negli uffici pubblici che dispongono di un cortile o di uno spazio comune, secondo quanto prevede la proposta Iannuzzi, si devono prevedere spazi ad hoc per il parcheggio delle bici. Inoltre, negli edifici di nuova realizzazione adibiti a pubbliche funzioni, deve essere riservata al parcheggio delle biciclette una quota non inferiore al 20 per cento della superficie dei posti auto di pertinenza dell'immobile. Una quota che scende al 10 per cento per gli edifici privati.

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