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Rai: Arturo Diaconale, dal giornalismo al Parco del Gran Sasso

04 agosto 2015 | 16.59
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Arturo Diaconale (Foto dal su profilo Facebook)
Arturo Diaconale (Foto dal su profilo Facebook)

Al cda della Rai l'abruzzese Arturo Diaconale, nato a Montorio al Vomano (Teramo) l'8 settembre 1945, forte di una lunga carriera giornalistica, un chiaro impegno politico e, anche, dell'insolita esperienza di presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Laureato in Giurisprudenza, Diaconale è attualmente direttore de 'L'opinione' ed editorialista de 'Il Giornale'. Inizia nel 1973 l'attività giornalistica nella redazione romana de 'Il Giornale di Sicilia'. Giornalista parlamentare nel 1976, capo della redazione romana all'inizio degli anni '80, passa nel 1985 a 'Il Giornale' diretto da Indro Montanelli come redattore parlamentare. Negli anni successivi diventa editorialista di politica interna e vice capo della redazione romana. Nel 1992 Diaconale lascia 'Il Giornale' e diventa redattore capo del quotidiano televisivo della Fininvest Studio Aperto. Dal 1993 è direttore de 'L'opinione' che trasforma da settimanale in quotidiano.

Diaconale è stato vice segretario nazionale della Fnsi e segretario dell'Associazione Stampa Romana, ed esponente di punta della componente moderata del sindacato dei giornalisti italiani. Nel 1995 ha ideato e condotto la trasmissione televisiva di Rai 3 'Ad Armi Pari' che in seconda serata ha ottenuto una media dell'11,5 di share. Ha scritto il saggio 'Tecnica post-moderna del colpo di stato - magistrati e giornalisti 'e il pamphlet sulla libertà di stampa 'Attacco alla libertà' e, insieme a Mario Baccini, il libro 'Come ci vedono gli stranieri', realizzato in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e con il patrocinio del Ministero degli Esteri. Per la casa editrice Rubbettino ha scritto il saggio 'Democrazia e libertà - Riflessioni laiche'.

Diaconale ha condotto il programma 'L'altroshow', registrato al Teatro Flaiano di Roma e trasmesso dal circuito televisivo nazionale Super six. Ha partecipato e partecipa in qualità di ospite a numerosi programmi televisivi. Ha realizzato, sempre al Teatro Flaiano, gli incontri teatrali sui principali avvenimenti nazionali con la partecipazione dei protagonisti e del pubblico. Sul fronte politico, è stato candidato al Senato per il Polo delle Libertà nelle elezioni politiche del 1996 nel Collegio 14 della Regione Lazio, senza essere eletto. Ha promosso la trasformazione della Stazione Vigna Clara di Roma in PalaOpinione dove ha presieduto oltre venti convegni dedicati ai temi politici e culturali d'attualità. Nel marzo del 2009 viene nominato come commissario straordinario del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, posizione che gli viene confermata come presidente del parco al termine del commissariamento, il 7 luglio 2010.

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