"Quando dico che bisogna rottamare il piagnisteo voglio dire che una volta denunciato ciò che non va, ti pagano per risolvere i problemi. Senza aggiungere noia su noia al cliché che al Sud tutto va male. E' un elemento anti crescita per definizione". Lo ha detto Matteo Renzi alla Direzione del Pd sul Sud.
"Nessuno potrà oggi trarre conclusioni, perché questa tappa deve costituire il primo appuntamento di una serie che porrei come metodo: oggi iniziamo una discussione",. "Propongo - ha indicato - un secondo di seminario alla festa dell'Unità il 5 o 6 settembre e poi, il 15 o 16, la definizione di un masterplan del Pd, una serie di iniziative concrete frutto di questa nostra discussione".
"L'Italia è ripartita, il Sud ancora no. Il Nord - ha detto - ha numeri reali e concreti, c'è una inversione di tendenza". "E' un problema innanzitutto politico quello del Sud", ha sottolineato. "Il problema del Sud non è la mancanza di soldi ma la mancanza di politica: non riapriamo la discussione sui troppi o pochi soldi", ma sulla "capacità di avere a Roma una visione e sui territori una leadership che non è inseguire il consenso. Se non ci sono queste due cose insieme, la discussione è chiusa", ha aggiunto Renzi.
"E' ora di finirla di dire di chi è la colpa, ora è del Pd - ha continuato - Non c'è bisogno di trovare un colpevole ma un responsabile, che è il Pd: l'hashtag di oggi è zerochiacchiere".
"E' un elemento positivo straordinario delle ultime elezioni che, nel giro di un anno, si è fatto filotto: il Pd governa in tutte le regioni del Sud - ha spiegato Renzi - L'unico esempio di allineamento planetario al Sud di questo tipo è il 61 a 0 con cui il centrosinistra perse in Sicilia. O siamo in condizione di prendere noi per mano il Sud o il fallimento è di tutti".
"Se l'Italia si è rimessa in moto - ha dichiarato Renzi - è merito del Pd, dire che è merito del Qe della Bce è da economisti del Mulino bianco, perché meno male che il Qe c'è ma aiuta sulle turbolenze finanziarie, la ripartenza dei consumi deriva da altro".
"Se qui dentro - ha spiegato il premier - qualcuno immagina di utilizzare il Pd per strumentalizzare la discussione sul Sud a fini interni commette un errore clamoroso, perché la principale opportunità che abbiamo e non si piega a fini correntizi: c'è un unico responsabile e si chiama Pd".
"C'è tanto spazio per intervenire, quello che manca è una assunzione di responsabilità da parte nostra: chiedo a chiedo a ciascuno di fare uno sforzo comune per uscire dalla cultura per cui il declino è il nostro destino", ha detto Renzi, sottolineando: "Il Pd ha bisogno non di ennesime discussioni filosofiche e culturali ma di concretezza".
Poi ha annunciato: "Andrò con Vincenzo De Luca nella terra dei fuochi dove in tre anni, lui dice due pensando di farlo prima delle elezioni, andremo a togliere le ecoballe".
