In principio furono le riforme di banche e assicurazioni ribattezzate 'lenzuolate'. Poi venne la 'ditta' (intesa come Pd) e dopo affiorò l'appello ai militanti a "fare l'amalgama" o a "prendere il cacciavite" per costruire il partito. Solo in seguito apparvero i giaguari smacchiati o da smacchiare o la fraseologia calcistica applicata alla politica: "é una fuoriclasse", ha sentenziato elogiando le capacità politiche di Emma Bonino.
Il campionario delle espressioni di Pierluigi Bersani si arricchisce quotidianamente ed è in continua evoluzione. Non c'è intervista o dichiarazione nella quale l'ex segretario del Pd non ricorra a qualche metafora, si affidi a qualche espressione o si inventi qualche iperbole verbale per lasciare il segno.
Ultimo in ordine cronologico non è stato un colorito guizzo ironico, piuttosto la si potrebbe definire una replica 'incendiaria'. Al presidente del partito Matteo Orfini, che su twitter aveva giudicato "incredibile" che "alcuni senatori del Pd" avessero minacciato il "Vietnam parlamentare contro il nostro governo", Bersani ha ribattuto in un'intervista al 'Corsera', che nella maggioranza c'era chi non esitava a chiamare in causa 'Vietnam e vietcong' per ricorrere al napalm e radere al suolo la minoranza del Pd.
Uscito dal cono di luce dei riflettori dopo la sconfitta elettorale del 2013 ("siamo arrivati primi ma non abbiamo vinto", disse commentando il risultato delle urne), Bersani ha rallentato la 'produzione' delle sue metafore che hanno indirettamente fatto la fortuna delle esibizioni di Maurizio Crozza, come nel duetto tv a"Italialand" su La7 tra il comico genovese e l'allora segretario democratico.
“Oh, ragassi... siam mica qui a fare la ceretta allo Yeti”, ha esordito il primo imitando il secondo, che ha replicato: "Oh, ragassi... siam mica qui a fare la permanente ai cocker”, in un crescendo esilarante andato avanti per qualche minuto colpi di 'oh ragassi... siam mica qui...".
Il 'bersanese' - ha scritto da Silverio Novelli, giornalista che lavora ai contenuti dell’area “Lingua e linguaggi” nel sito della Treccani - è lo strumento che Bersani usa per "rendere la propria lingua colloquiale, ricorrendo a metafore, con andamento di proverbio, che evocano la saggezza popolare, profonda mentre è spiccia". Insomma la 'filosofia' delle "scarpe grosse e cervello fino" che piace, al punto tale che su Facebook è nato il profilo 'Le metafore di Pierluigi Bersani' che ospita espressioni vere, verosimili e anche totalmente inventate, tutte però costantemente precedute dall'immancabile 'Oh ragassi'.
