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Renzi: "1.000 poltrone in meno ma no a tagli a sanità"

04 ottobre 2015 | 15.06
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Renzi:

"Nella legge di stabilità ci saranno mille poltrone in meno, ma nessun taglio alla sanità ". Lo assicura il premier Matteo Renzi intervenendo a In mezz'ora, su Rai3.

PIL - "L'Italia sta meglio dello scorso anno. Tutti gli indicatori con il segno meno - disoccupazione, fiducia, crescita - oggi hanno il segno più. Che lo riconosca o no l'Europa, se ne accorgono i cittadini", dice il premier, snocciolando i numeri su mutui, crescita e occupazione. "Di solito si fanno previsioni a inizio anno molto ottimistiche - prosegue il presidente del Consiglio - in realtà noi, anche per merito della saggezza di Padoan, abbiamo fatto una previsione di 0,7% di Pil. In realtà sarà più 0.9 e, detto tra me e lei che non ci sente nessuno, secondo me si arriva anche all'1%".

TAGLIO TASSE IMPRESE - "Già dal 2016 ci sarà un intervento significativo di riduzione delle tasse per le imprese", ha annunciato Renzi nel corso della trasmissione. "Il prossimo anno - spiega il presidente del Consiglio - ci sarà anche, a dispetto delle aspettative, un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse per le imprese. Volevo portarlo nel 2017, credo che riusciremo ad anticiparlo almeno in parte al 2016".

RIENTRO CAPITALI - Parlando del rientro di capitali, il premier ha detto: "Il primo miliardo e mezzo è già entrato con la voluntary disclosure. Sul prossimo anno saremo molto prudenti nella legge di stabilità, metteremo poco: 2-2,5 miliardi. Ma sono convinto che dalla Svizzera arriverà una cifra intorno ai 5 miliardi".

CANONE RAI - "C'è una tassa che non è una tassa, è il canone. Con una misura contenuta nella di legge di stabilità lo riduciamo e contemporaneamente diciamo che lo devono pagare tutti", con un meccanismo che potrebbe essere quello di inserire il canone in bolletta, ha annunciato Renzi. "Oggi il canone costa 113 euro, l'anno prossimo 100. Chi è onesto paga e paga meno. Credo che questo sia un fatto positivo", sottolinea.

INCENTIVI ASSUNZIONI - "Gli incentivi per le nuove assunzioni saranno sicuramente ridotti perché funzionano solo se sono una tantum, sennò diventano una sorta di metadone. Su questo io e Padoan la pensiamo allo stesso modo: no alla dipendenza da incentivi", ha detto il premier.

DIGITAL TAX - "Smentisco nel modo più categorico la digital tax nel 2016. Dobbiamo trovare un modo per far pagare le grandi multinazionali ma 'cum grano salis' e a livello europeo. O l'Europa lo fa nel 2016 o noi nel 2017, abbiamo detto. Ma dobbiamo evitare di farla percepire come una tassa sull'innovazione", ha detto il premier.

VERDINI - A proposito di Denis Verdini e dei suoi senatori, Renzi ha parlato "un gruppo di persone che sta facendo una scelta utile per l'Italia, non ho dubbi. Io la vedo così". "A destra - dice Renzi - c'è una situazione talmente divisa, frammentaria, che credo sia ingiusto porre il problema ai senatori di Verdini, lo trovo allucinante. Sarà un problema di Berlusconi, piuttosto" aver cambiato idea. "I senatori che stanno con Verdini le riforme le avevano già votate - ricorda - l'incoerenza è di chi ha cambiato idea. La vera notizia e che si rifanno le riforme in Italia dopo 70 anni e che il paese riparte". "Chi appoggia le riforme sta aiutando l'Italia", ha aggiunto il premier, con l'auspicio "che, grazie anche alla nuova legge elettorale, il Pd prenda voti sufficienti per governare da solo", senza pezzi del centrodestra.

MALTEMPO - Parlando dell'alluvione che ha colpito nelle ultime ore la Costa Azzurra, Renzi dice: "Quello che è accaduto in Francia con i 13 morti è un evento eccezionale, ma siamo in contatto con la Protezione civile e pare che il fenomeno si sia già attenuato. Tuttavia invito a seguire tutte le istruzioni per l'uso, ad adottare la massima prudenza. Naturalmente monitoriamo con grande attenzione, i dati che abbiamo paiono dire che la situazione è molto meno grave" rispetto alla Francia.

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