cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 14:48
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pd, tensioni per le primarie. Renzi: moratoria fino a gennaio

23 novembre 2015 | 19.02
LETTURA: 4 minuti

Antonio Bassolino (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Antonio Bassolino (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Sull'articolo 27 dello Statuto sulle primarie propongo una moratoria fino a gennaio. La Direzione deciderà, ma l'idea che quando stiamo a discutere di temi di rilevanza internazionale la discussione sia il Congresso e le primarie...E' giusto discuterne ma scegliamoci i tempi". Lo ha detto il premier Matteo Renzi alla Direzione del Pd, dedicata al tema del terrorismo, riferendosi al tema delle primarie, salito alla ribalta dopo l'annuncio con cui Antonio Bassolino ha comunicato l'intenzione di correre per il Comune di Napoli. Renzi ha spiegato di ritenere "razionale e ragionevole" fare tutte le primarie in vista delle amministrative in un'unica data, "il 20 di marzo".

DISCUSSIONE - "E' stato un test, non si andrà fino in fondo". Ambienti parlamentari della maggioranza Pd inquadrano così le interviste 'gemelle' dei due vicesegretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani e la proposta di escludere gli ex-sindaci dalle primarie. Un 'test' per tastare le reazioni. Quella della minoranza è stata immediata ed è una bocciatura. Ma anche del fronte renziano la cosa suscita perplessità.

Anche per l'esplicito obiettivo di una proposta del genere: impedire a Bassolino di correre per il capoluogo campano. "Una norma ad personam va contro il dna del renzismo", si spiega ricordando un episodio degli albori del cursus del presidente del Consiglio: le primarie per la provincia di Firenze. "Si cambiarono le regole in corsa per tentare di favorire Lapo Pistelli". Si decise che se nessuno dei candidati avesse superato il 40 per cento, ci sarebbe stato un secondo turno. "E l'obiettivo era quello di far convergere tutti su Pistelli al ballottaggio". Ma Renzi superò di un soffio il 40 per cento, vinse le primarie e il resto è storia nota.

Che sia stato solo un test o meno, la proposta Guerini-Serracchiani ha fatto alzare la tensione nel Pd. "Non si risolvono i problemi politici cambiando le regole", dice Roberto Speranza. L'accusa è quella di voler impedire ai 'non graditi' a Renzi di candidarsi attraverso un escamotage tecnico. "Non si può pensare di risolvere con regole improvvisate, con invenzioni dell'ultima ora il problema della mancanza di una classe dirigente o di candidati che piacciono al gruppo dirigente del partito", incalza Nico Stumpo.

primarie-day il 20 marzo, ma dem milanesi 'consultazione già fissata 7/2'

Nella Direzione di oggi, dedicata alla politica estera, il tema delle primarie e delle amministrative è rimasto fuori dal dibattito. Matteo Orfini, in apertura dei lavori, si è premurato di circoscrivere la discussione. "I lavori di questa direzione saranno dedicati solo alla politica estera e alle questioni internazionali. Nelle prossime settimane ci sarà la discussione per la campagna elettorale delle amministrative", ha specificato.

Quello delle candidature e delle difficoltà di proporre in alcuni territori una nuova classe dirigente, resta un nervo scoperto. E, norma anti-sindaci o no, la candidatura di Bassolino non piace alla maggioranza dem. Anche perchè, tolto il caso di Enzo Bianco a Catania, raramente il bis ha portato bene, vedi Francesco Rutelli contro Gianni Alemanno a Roma.

Tra le novità delle ultime ore, poi, c'è anche la proposta di un primarie-day per il 20 marzo. La cosa ha fatto insorgere il Pd milanese che ha già indetto le consultazioni per il prossimo 7 febbraio. Il sindaco uscente Giuliano Pisapia dice che la data resta quella fissata e Gad Lerner, membro dell'assemblea nazionale dem, sottolinea: "Guerini e Serracchiani, neanche se supportati da un’improvvida ratifica in direzione nazionale del Pd, semplicemente non possono convocare e sconvocare a piacimento le primarie dei milanesi".

BASSOLINO - "Sono d'accordo con Renzi, le regole non si cambiano", ha detto Bassolino citando il premier che in tv "il 21 ottobre scorso ha detto che le regole non si cambiano. Se si voleva cambiare le regole bisognava farlo prima, non ora che il treno è già partito".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza