Una delle sale più prestigiose di Montecitorio, quella intitolata ad Aldo Moro, è lo sfondo per il lancio della task force in favore del sì al referendum sulle riforme. Nasce infatti il Comitato referendario 'Moderati e centristi Insieme per il sì", con 33 parlamentari in campo, per ora, coordinati da Ferdinando Adornato. La massa critica è formata da esponenti di Area poplolare Ncd-Udc, ma ci sono i verdiniani di Ala, movimento nato proprio per sostenere il processo, con Ignazio Abrignani e Luca D'Alessandro, che culminerà con la consultazione dell'ottobre 2016.
"Son 40 anni -afferma Adornato- che gli italiani sentono parlare di riforme, stavolta è l'occasione per mandarle in porto. La battaglia non sarà facile, sarà durissima, e vedrà in campo i conservatori contro i riformisti come noi" assicura ancora Adornato, che spazza il campo da dietrologie: "Una nuova Margherita? Non puntiamo a prefigurare nuove alleanze politiche: questo è un comitato referendario aperto", anche all''ex' Gaetano Quagliariello. Gli avversari? "Sono gli smodati del No, alla Berlusconi e Salvini, e la sinistra della paralisi, che sta un po' nel Pd e un po' fuori".
"Ricordiamo -sottolinea Gianpiero D'Alia (Udc)- che il referendum nasce per una precisa volontà politica, fu posto come esigenza proprio da noi: trattandosi di una riforma così imponente per la modernizzazione dello Stato, è indispensabile un dibattito approfondito e il più possibile partecipato". "Il nostro posto è qui -rivendica Abrignani- visto che queste riforme le abbiamo votate. D'altronde, questa legislatura ha senso solo se si cambiano le cose per la prossima, altrimenti tanto valeva tornare al voto. Non vedo enormi problemi per l'esito finale, ma la sfida sarà portare la gente a votare, riscoprendo la passione per la politica". E' già on line il sito Insiemeperilsi.it.
