"Se l'Europa si chiude in casa, hanno vinto loro, quelli che vogliono il terrore". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando al vertice Ue-Turchia. "Non credo che il consumatore italiano debba rinchiudersi in casa, che sarebbe un modo di darla vinta ai professionisti del terrore", ha aggiunto.
La posizione italiana, ricorda il premier, "sulla grave crisi di terrorismo e sicurezza che stiamo vivendo è quella più forte in prospettiva. Vale dire un intervento importante di natura militare, lo abbiamo sempre fatto e continueremo a rispettare i nostri impegni, un importante investimento di natura diplomatica, e a Vienna siamo tornati al tavolo che conta, ma soprattutto l'idea che di fronte a fenomeni così sconvolgenti non si risolve il tutto con qualche dichiarazione verbale muscolare o con qualche investimento in più". Renzi ha sottolineato che "serve un grande progetto, lungo anni, che tenga insieme sicurezza e cultura".
I rischi per l'economia - Il governo conferma la stima della crescita del Pil, anche dopo gli attentati di Parigi. Dopo gli attacchi, ha detto Renzi, "c'è un clima diverso rispetto a un mese fa, anche nelle attese dei consumatori, ma mi sento di poter dire che il vero tema oggi non è come finisce il dato dello zero virgola del Pil, che noi peraltro confermiamo al momento, ma è una grande scommessa identitaria e culturale".