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Rai: nel prossimo Cda budget 2016 con incertezza su risorse

04 dicembre 2015 | 15.48
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Il cavallo 'simbolo' della Rai, davanti alla sede di Viale Mazzini
Il cavallo 'simbolo' della Rai, davanti alla sede di Viale Mazzini

Il prossimo Cda della Rai, a quanto apprende l'Adnkronos, si terrà il 16 dicembre prossimo e avrà all'ordine del giorno il budget 2016. Un 'capitolo' che però dovrà essere affrontato con un certo margine di aleatorietà perché la legge di stabilità, che fra le altre cose prevede il canone nella bolletta elettrica, è attualmente in seconda lettura alla Camera. Il suo iter, quindi, è ancora in pieno corso e non è dato sapere al momento se la norma relativa al canone subirà altre modifiche.

Stando a quanto fissato dal Senato in prima lettura il canone, che passa da 113,50 euro a 100 euro, sarà pagato dalle famiglie attraverso la bolletta elettrica in 10 rate. Ma queste 10 rate scatteranno da luglio, perché il meccanismo per quest'anno non è ancora ben oliato. Ciò significa che le famiglie cominceranno a versare una quota del canone non a gennaio (mese in cui nel 2015 era fissato il pagamento del canone) ma a partire dalla bolletta di luglio.

Non solo. La legge di stabilità prevede anche che le compagnie di energia elettrica siano tenute a girare le somme destinate alla Rai solo a dicembre 2016, quindi, in sostanza 11 mesi dopo rispetto allo scorso anno. Se l'erario non attiverà un anticipo di cassa, la Rai come potrà affrontare le spese necessarie al proprio funzionamento? Un anticipo che al momento non sembra sia stato ipotizzato.

Non stupisce quindi l'ultima relazione dei tecnici del servizio Bilancio di Camera e Senato, i quali hanno fatto notare che in merito alle nuove modalità di pagamento dell'abbonamento alla televisione pubblica ''le entrate cominceranno ad affluire successivamente al mese di luglio 2016, mentre, in base alla normativa vigente, l’acquisizione delle somme sarebbe avvenuta nel corso dei primi due mesi dell’anno''.

Di qui la richiesta di chiarimenti da parte dei tecnici parlamentari sull'ipotesi che ''possano determinarsi effetti negativi in termini di cassa'' a causa dello ''sfasamento temporale tra il versamento alla Rai delle somme già appostate in bilancio e l’effettivo incasso delle rate dei canoni''.

C'è poi un altro aspetto da tenere in considerazione: la norma della legge di stabilità dovrebbe comportare un extragettito (così scrive la Ragioneria Generale dello Stato, rispondendo alle osservazioni dei tecnici parlamentari) in considerazione del fatto che le famiglie paganti dovrebbe passare da 16 milioni a 20 milioni.

Questo extragettito, però, deve 'tornare' nella stessa casella che lo ha generato e quindi andrà, "prioritariamente" all'aumento della platea degli esentati dal pagamento del canone: tutti gli over 75 che hanno un reddito annuo fino a 8 mila euro. Anche qui, perciò, l'aleatorietà al momento resta, perché anche questa norma potrebbe cambiare durante la seconda lettura di Montecitorio. Insomma il budget Rai 2016 approderà sul tavolo del Cda dell'Azienda con un bel carico di punti interrogativi.

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