Daniela Santanchè difende la sua mise verdissima esibita ieri alla Prima della Scala, che di certo non è passata inosservata su giornali e social. Raggiunta al telefono dall'Adnkronos, Daniela Santanchè spiega, a proposito dell'abito scelto per la "Giovanna d'Arco" che ieri ha aperto la stagione lirica milanese, di un verde intenso tale da rubare la scena dei vip: "Non ci ho pensato molto. Diciamo che il nero e le paillettes non fanno per me. Io sono un'istintiva e un'impulsiva. Da tanti anni non andavo alla Scala e bisognava dare un segnale che non abbiamo paura di nessuno, tantomeno dell'Isis. In questo senso il verde richiama, naturalmente, Giuseppe Verdi, ma è anche il colore della speranza".
"Ho voluto affidarmi -aggiunge- ad un giovane stilista italiano, titolare della Ultrachic. Mi piaceva l'idea. Devo dire -concede la deputata- che l'unico altro abito che mi sia piaciuto è stato quello di Agnese Renzi: impeccabile e supersexy. Sul palco reale, Agnese era perfetta e -conclude Santanchè con espressione milanese doc- assolutamente giusta".