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Unioni civili, Renzi non molla: subito la legge e strizza occhio a M5S, centristi divisi

04 gennaio 2016 | 17.59
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Matteo Renzi
Matteo Renzi

Le unioni civili tornano ad infiammare il dibattito politico. I nodi da sciogliere sono sempre gli stessi: dalle adozioni gay, alla stepchild. A dar fuoco alle polveri ci pensa Matteo Renzi, che non arretra di un millimetro e dalla colonne de ‘La Stampa’ avverte: "E’ una ferita che va sanata, siamo il fanalino di coda in Europa: quello che è certo, è che la legge va fatta e subito".

Rincara la dose il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, che si dice pronto anche a un accordo con M5S, pur di portare a casa il risultato: “Noi cerchiamo un’intesa con tutti coloro che vogliono concludere il lavoro avviato e mantenere fede a un impegno preso con gli italiani. Renzi sarà in prima fila" per approvare entro i tempi il ddl Cirinnà, "anche con i Cinquestelle e Sel”.

Centristi spaccati - Una linea che spacca i centristi, facendo andare su tutte le furie il senatore Gaetano Quagliariello, fondatore del movimento Idea: ”Il Pd conferma ogni giorno di più la sua strategia cinica e opportunista. Il partito di Renzi passa dai due forni ai tre fornelli: ha fin qui usato i voti di Ncd per governare, non si imbarazza di chiedere nei comuni i consensi di Sel e della sinistra più estrema, e ora sulle unioni civili arriva ad aprire al Movimento Cinque Stelle”.

Ci va giù duro pure il senatore Carlo Giovanardi in una nota per l'Occidentale, quotidiano on line di Ncd: "Approvato il ddl Cirinnà, diventerà una realtà quello che persino i paganissimi giuristi romani definivano 'ripugnante', con le coppie gay italiane che potranno andare all'estero a procurarsi il 'frutto' della gestazione altrui, in ossequio alla modernità geneticamente sano e bello, in caso contrario da eliminare secondo le clausole contrattuali, per portarlo poi in Italia e farlo diventare loro figlio adottivo”.

Maurizio Sacconi, parlamentare di Ap, mette in guardia Largo del Nazareno: ‘’Il confronto sulle unioni civili sia franco e sincero senza penose disonestà intellettuali". L’ex ministro invita ad ‘’attenersi alla sostanza dei temi divisivi: matrimonio, famiglia, genitorialità omosessuali e commercio procreativo. Ora le chiacchiere stanno a zero". Forza italia resta divisa tra l’ala oltranzista, contraria al ddl Cirinnà, e quella più dialogante.

Maurizio Gasparri, espressione del fronte oltranzista, sottolinea: ‘’Ognuno si dovrà assumere responsabilità rilevanti: un conto è regolamentare i diritti, e altro è aprire la strada a stravolgimenti antropologici. Con le adozioni si apre la via all'utero in affitto”.

La deputata azzurra Stefania Prestigiacomo, pronta a votare sì al testo governativo torna a spiegare le sue ragioni: ‘’E’ giunto il momento di compire un passo di civiltà, occorre individuare un cammino condiviso, distante da qualsiasi spaccatura ideologica che nelle ultime ore sta dando adito a noiose polemiche”.

Anche il deputato di Sc, Gianfranco Librandi chiede ‘’responsabilità e buon senso, affinchè le forze politiche e parlamentari convergano verso una soluzione partecipata e condivisa, lontana da derive ideologiche”.

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