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Renzi: "Rottura con Bruxelles? Noi chiediamo rispetto"

09 gennaio 2016 | 17.49
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Il premier Matteo Renzi (Fotogramma)
Il premier Matteo Renzi (Fotogramma)

"Ho letto molte polemiche sul rapporto tra Italia e istituzioni Europee. Leggo dotte dissertazioni sulla possibile rottura con Bruxelles" ma noi "chiediamo rispetto, solo questo". Lo scrive il premier Matteo Renzi sulla sua ultima enews.

Renzi spiega: "Vorrei essere molto chiaro. In questo momento l'Europa deve affrontare la crisi migranti, lo stallo delle elezioni spagnole, le tensioni per le nuove leggi polacche, il referendum inglese, il post-emergenza greco, l'ondata populista lepenista in Francia, e molti altri problemi. Davvero pensiamo che il problema sia lo 0,1% di flessibilità italiana in più o in meno? Non scherziamo, amici".

Il premier sottolinea: "L'Italia non va in Europa a battere i pugni sul tavolo: al massimo alza la mano, e fa qualche domanda. Chiedendo, in buona sostanza, se le regole valgono per tutti. Dalla politica energetica agli aiuti di stato, noi chiediamo regole uguali per tutti. Solo questo. E lo facciamo sapendo che all'Italia si deve rispetto. Come a tutti gli altri Paesi, naturalmente. Ma talvolta è parte della classe dirigente italiana a fingere di non ricordarsi che noi siamo l'Italia".

- RIFORME "In casa nostra la disoccupazione continua a scendere. Quando siamo arrivati al governo era al 13,2%. Adesso i disoccupati diminuiscono e – secondo i dati Istat di ieri – ci assestiamo all'11,3%. Mi sembra un progresso molto significativo frutto del JobsAct che pure era stato tanto criticato: le riforme, se fatte bene, servono e questi dati sono un'ulteriore conferma", continua il premier. "Mi colpisce molto come per alcuni commentatori i buoni risultati dell'economia italiana dell'anno appena trascorso non dipendano dal Governo, ma da fattori esterni quali il calo del petrolio o gli interventi della Bce. Ne abbiamo già parlato in passato", prosegue.

"Lunedì 11 gennaio la Camera vota la 4° lettura delle riforme costituzionali. Poi toccherà al Senato e nel mese di aprile il voto finale ancora della Camera. Quindi – ragionevolmente – a ottobre il referendum finale". "Saranno semplicemente gli italiani, e nessun altro, a decidere se il nostro progetto va bene o no", sottolinea ancora il premier.

- TERRORISMO "Il 2016 si annuncia molto complicato a livello internazionale. Le notizie di questi primi giorni - spiega Renzi - ci consegnano un quadro globale frastagliato e con tensioni diffuse, anche vicino a casa nostra. L'Italia c'è e farà la sua parte, con la professionalità delle proprie donne e dei propri uomini e insieme all'impegno degli alleati". "Mi emoziona pensare che mentre in tante parti del mondo si pensa a blindarsi l'Italia possa vivere il 2016 inaugurando teatri, biblioteche, asili, scuole. Perché alla fine, davvero, solo la bellezza salverà il mondo". Scrive il presidente del Consiglio prendendo spunto dall'inaugurazione del teatro Niccolini a Firenze.

- SFIDUCIA "Martedì 19 gennaio il governo va alla Camera sulla base dell'ennesima mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Mi presenterò personalmente a Montecitorio per illustrare nel dettaglio che cosa abbiamo fatto sino ad oggi e cosa intendiamo fare. Una mozione di sfiducia - sottolinea - è un atto molto impegnativo e solenne: per rispetto ai deputati e ai cittadini parleremo con molta chiarezza e determinazione.

- GIUSTIZIA Nella terza settimana di gennaio "presenteremo insieme al ministro Orlando i dati, davvero molto buoni, sulle partite aperte nel governo della giustizia (riduzione tempi, riduzione arretrati e pendenze, semplificazione telematica fortissima) e la proposta del governo sulla riforma del diritto fallimentare. Un piccolo passo in avanti ma decisivo nella trasformazione della cultura d'azienda italiana", continua il premier.

- DIREZIONE PD "Venerdì 22 il Pd riunirà la propria direzione con all'ordine del giorno la situazione politica e parlamentare ma soprattutto le elezioni amministrative del prossimo giugno. E una bellissima iniziativa sulla formazione politica che coinvolgerà 300 giovani italiani under 35 e che prenderà il via venerdì 29 gennaio a Roma", aggiunge Renzi.

- INVESTIMENTI "In questa settimana annunceremo anche un paio di progetti di grande importanza che alcuni player economici globali hanno intenzione di realizzare in Italia", ancora il premier. "La rinnovata solidità del Paese sta richiamando molti investitori. il meglio deve ancora venire".

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