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Ue: Renzi, Juncker può anche sbagliare espressioni ma non politiche

21 gennaio 2016 | 13.21
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e sulle banche il premier dice, le turbolenze possono essere una opportunità

Il premier Matteo Renzi
Il premier Matteo Renzi

"Senza paura, con determinazione e decisione dico che io non sono qui a fare il portavoce del litigio, per niente". Il premier Matteo Renzi ha replicato senza polemiche alle critiche che l'Italia ha ricevuto in questi giorni da parte di Bruxelles. "Se uno utilizza in conferenza stampa espressioni sbagliata pace, io ho tenti difetti ma non sono permaloso. Juncker ha usato espressioni sbagliate, succede, ma mi interessa che non sbagli politiche", ha spiegato il premier parlando del rapporto tra Italia e Ue a palazzo Chigi illustrando le decisioni del Cdm.

"Noi non siamo contro l'Europa, ma voglio che sia più forte e che funzioni con regole uguali per tutti -ha proseguito Renzi-. Questa discussione la facciamo da europeisti convinti e pensando che ci sia bisogno della voce dell'Italia, perchè quando non c'è stata è stato un problema per l'Italia e per l'Europa". Il premier ha anche annunciato una sua visita a Ventotene, dove Altiero Spinelli e Ernesto Rossi firmarono il celebre manifesto per l'Europa, "dove il governo italiano farà un grande investimento sul rilancio di quel luogo caro a tanti di noi".

E a proposito di rapporti conflittuali con l'Ue, Renzi ha anche parlato delle vicende bancarie, con le turbolenze sui mercati che stanno mettendo a dura prova gli istituti italiani: "Le turbolenze di queste ore possono essere una grande opportunità per l'Italia -è il punto di vista del premier-. Noi seguiamo queste turbolenze, siamo pronti a prendere tutte le misure necessarie. Alcune banche italiane sono tra le più solide, altre devono fare uno sforzo in più, ma tutto il sistema del credito sa che il Paese è forte e soldo e che in questo clima di instabilità il nostro Paese è un ottimo investimento perchè stiamo facendo le riforme e perchè altrove hanno tali turbolenze che l'Italia è un porto tranquillo". Difendendo Bankitalia ("non condivido le critiche e le respingo"), Renzi ha spiegato ancora: "Quello sulle sofferenze è un dato meno grave di quello che viene percepito dai mercati. Padoan ci sta lavorando, ma il modo migliore per ridurre le sofferenze è far ripartire l'economia. Poi bisogna accelerare le procedure di recupero crediti, il tema è all'oggetto della nostra attenzione. Lo spazio per fare un lavoro importante in questa direzione c'è".

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