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Roma, Di Battista frena consiglieri M5S: "Tutti i candidati partano alla pari"

26 gennaio 2016 | 16.01
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Alessandro Di Battista
Alessandro Di Battista

Il M5S punta al Campidoglio e, forte dei sondaggi che premiano i 5 Stelle nella Capitale, organizza squadra e regole per la campagna elettorale. Ieri c'è stata una riunione tra i sette parlamentari romani, i 4 consiglieri M5S uscenti, alcuni candidati e un gruppo di attivisti. Con tanto di invito a Virginia Raggi, Marcello De Vito e gli altri due ad evitare tensioni. "Sfida sia, ma con buon senso", avrebbero raccomandato Di Battista, Lombardi e gli altri, tentando così di mettere fine agli screzi, all'ordine del giorno tra i quattro tanto da rimbalzare ben presto sui media. E proprio Di Battista, tra i volti più noti del Movimento nella Capitale, si sarebbe appellato alla "par condicio", perché Raggi e gli altri hanno una sovraesposizione mediatica che potrebbe ledere gli altri 200 e rotti candidati in corsa. "Tutti i candidati devono partire dallo stesso via", ha sottolineato il grillino, frenando di fatto la corsa dei 4 consiglieri, per molti in palese vantaggio.

Altra novità emersa dalla riunione, lo stop ai video 'fatti in casa' per le autocandidature al Comune di Roma. Forse per evitare clip un po' naif -alle 'parlamentarie' alcuni diventarono veri e propri tormentoni in Rete- o di bruciare un candidato valido ma poco avvezzo all'uso della webcam, ieri nel corso della riunione è stata comunicata l'assunzione di un videomaker che, nell'arco di una decina di giorni, girerà i filmati per i 218 aspiranti in lizza. Clip che poi verranno pubblicate, come di consueto, sul blog di Beppe Grillo. A coordinare il tutto penserà lo staff della comunicazione di Montecitorio. Anche se, viene precisato, la spesa del lavoro non graverà sulle casse dei gruppi, ma verrà sostenuto dal comitato elettorale. Eppure la novità non ha incontrato il favore di tutti i candidati. Molti erano già al lavoro e si erano spesi -usando mezzi propri e fantasia- per realizzare video-curricula a prova di Rete. Ma i mugugni non hanno portato a nulla. E poco conta che il 'fai da te' abbia portato fortuna, e tanta, alle parlamentarie grilline, con ben 109 deputati e 54 senatori entrati nei Palazzi romani. Per chi in queste settimante si era portato avanti col lavoro, confezionando videoclip in casa, tutto da rifare. Ogni giorno una ventina di candidati verrà convocata dai 5 Stelle per il 'ciak si gira'. Addio fai da te, anche questo fa parte della metamorfosi 5 Stelle.

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