"Spero che quanto prima possa esserci una visita di Macri in Italia, dove è sempre il benvenuto, nella sua Calabria come a Roma o a Firenze e in ogni città del nostro Paese, e una visita del nostro presidente della Repubblica qui: a nome suo ti invito a visitare l'Italia" ha detto il premier Matteo Renzi dopo l'incontro a Buenos Aires con il presidente argentino Mauricio Macri.
"Non siamo semplicemente partner, ma nazioni sorelle, insieme possiamo fare molto" ha detto Renzi. "Faremo di tutto per rilanciare il Mercosur e per lavorare insieme a livello Onu" ha aggiunto.
Durante il suo intervento Macri ha ricordato come suo "nonno" fosse "arrivato qui dal sud dell'Italia, da Polistena, noi vogliamo spalancare le porte dell'Argentina perché nuovi italiani arrivino qui e creino nuove occasioni". Ha messo l'accento poi sui "legami così stretti" esistenti tra i due Paesi e su quanto sia "felice di questo incontro", ribadendo il fatto di quanto sia "incredibile" che siano passati tanti anni dall'ultima visita di un premier italiano. "Sono passati 18 anni dall'ultima visita" di un primo ministro italiano in Argentina, ha ricordato Macri, sottolineando "non so se ci sia un altro Paese con cui abbiamo dei legami così stretti affettivi, culturali. E' difficile trovare un argentino che non abbia" un bisnonno, un nonno, un padre, "nel mio caso tutta la famiglia, italiano. Questo si può vedere nella nostra cultura, nei nostri artisti, nella nostra architettura, astronomia, nella nostra passione con cui facciamo le cose di tutti i i giorni". Proprio parlando di Polistena, il presidente argentino ha ribadito quanto sia "un luogo molto importante per me". E a proposito di un problema audio, il presidente argentino ha scherzato: "Questo è stato fatto da Hollande, perché lui (il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ndr) è arrivato prima". L'incontro tra Macri e Hollande, in Argentina, si terrà infatti la prossima settimana.
Macri ha quindi parlato di "un'agenda molto interessante per le due comunità, partendo dall'energia, che è un argomento strategico", così come nel settore ferroviario e dell'agroalimentare. Tra i temi di cui ha parlato Macri, oltre alla lotta al terrorismo, al cambiamento climatico, al narcotraffico, c'è anche "l'ottenimento della povertà zero nel nostro Paese. Vogliamo lottare insieme a voi, come lo dice anche il nostro Papa, che è stato vescovo della città di Buenos Aires, bisogna creare, costruire dei ponti. Questi - ha detto rivolto a Renzi - sono i ponti che si aprono con la tua visita, che noi vediamo come una chiara dimostrazione di affetto verso il nostro popolo, un riconoscimento della nostra storia che adesso diventare futuro".
