Un fascicolo di indagine intestato "atti relativi" è stato aperto dalla procura di Roma sulle presunte intercettazioni di conversazioni telefoniche di Silvio Berlusconi nel 2011. Secondo notizie di stampa, a intercettare le conversazione sarebbe stato lo Special Collection Service. Allo stato il fascicolo, senza ipotesi di reato e indagati, contiene articoli di stampa.
Il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Mark Toner, a proposito delle nuove rivelazioni di Wikileaks, ha affermato: "Come abbiamo detto in passato, non intraprendiamo nessuna attività di intelligence all'estero senza un motivo specifico e valido per la sicurezza nazionale. Questo si applica ai cittadini ordinari ed ai leader mondiali".
E riguardo all'Italia, il portavoce americano ha ribadito come con gli Stati Uniti "abbia da tempo un'amicizia basata sui valori comuni e una storia di cooperazione per far avanzare i nostri reciproci interessi in tutto il mondo. Come alleati e partner - ha poi aggiunto - continueremo a lavorare a stretto contatto con l'Italia per proteggere la sicurezza collettiva dei nostri due Paesi e dei nostri cittadini".
Toner infine ha ricordato quanto già "messo in chiaro dal presidente Obama, cioè che a meno che non vi sia uno stringente motivo di sicurezza nazionale, noi non monitoriamo le comunicazioni di capi di stato e di governo dei nostri più stretti amici ed alleati".
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