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Napoli, garanti Pd rigettano il ricorso di Bassolino /Video

23 marzo 2016 | 13.07
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Antonio Bassolino (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Antonio Bassolino (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il comitato di garanzia del Pd ha rigettato all'unanimità il ricorso sulle presunte irregolarità alle primarie di Napoli presentato da Antonio Bassolino. Il ricorso è stato rigettato perché da regolamento delle primarie l'unico organo competente in materia è il comitato organizzativo di coalizione.

"Riflettiamo anche in questi giorni di festività pasquali su come continuare in ogni caso una battaglia per Napoli: etica, civile e politica", ha detto Bassolino commentando su Twitter la decisione.

Il presidente della commissione nazionale di garanzia del Pd, Gianni Dal Moro, ha spiegato che Bassolino nel sottoscrivere il regolamento delle primarie di Napoli "aveva accettato la clausola compromissoria per cui per ogni ricorso il comitato di organizzazione delle primarie di coalizione sarebbe stato l'organo di unica istanza per la risoluzione di ogni controversia" relativa alla consultazione. Insomma, il comitato del Pd non è competente sulla questione. La commissione, comunque, ha esaminato anche nel merito il ricorso di Bassolino "per completezza e trasparenza", ha detto Franco Vazio, deputato Pd e avvocato che ha seguito il caso.

Si parla quindi dei filmati diffusi in rete su presunti scambi di denaro ai seggi: troppo pochi i casi documentati per dire che avrebbero alterato l'esito delle primarie: "I casi video-documentati, a prescindere dalla loro rilevanza e pertinenza rispetto all'attribuzione di beneficio alla candidata Valente, appaino in numero esiguo rispetto ai voti espressi in favore della suddetta candidata e al differenziale tra i voti dalla stessa conseguiti rispetto al candidato Bassolino". "A fronte di ciò appare impossibile per un organo chiamato a decidere una simile contestazione basare la propria decisione su video e articoli di stampa che documentano sporadici e singoli episodi accaduti fuori dai seggi elettorali, senza alcun crisma di ufficialità e forma".

Quindi le irregolarità "si riferiscono ad alcuni casi, non a centinaia di casi" e, ha sottolineato Vazio, "queste gravi irregolarità avrebbero dovuto essere registrate e doveva esserci traccia nei verbali dei seggi. Invece non c'è alcuna traccia di questa contestazione". Per questo, pur trattandosi di "comportamenti sanzionabili a livello individuale. Non possono portare all'annullamento del voto" e quindi, ha chiuso il presidente Dal Moro, "il processo delle primarie deve ritenersi concluso".

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