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Inchiesta petrolio, Sibilia: "Nessuna differenza tra ministri e camorristi". E il Pd lo querela

08 aprile 2016 | 15.43
LETTURA: 4 minuti

Carlo Sibilia (fonte Facebook /Carlo Sibilia)
Carlo Sibilia (fonte Facebook /Carlo Sibilia)

"Lo scandalo Trivellopoli si allarga a macchia di petrolio. Non è quello che ci vuole far credere il Pd e il governo, con il ministro Guidi" coinvolta e costretta al passo indietro, "ma un vero e proprio sistema mafioso che opera nella stessa maniera della criminalità organizzata. Non c'è nessuna differenza tra i camorristi e questi governanti". E' l'accusa, pesantissima, mossa in conferenza stampa alla Camera da Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S.

Per i grillini, che oggi tornano a chiedere l'incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per quella che definiscono una "nuova tangentopoli", l'emendamento Total "non sarebbe stato mai e poi mai fatto passare se non ci fosse stato il coinvolgimento di figure fondamentali". Sibilia snocciola i nomi, da Lotti a De Vincenti, passando per la ministra Boschi che "realizza il ricatto, dicendo alla sua maggioranza: 'o votate l'emendamento pro-Total o a casa'" poiché "grazie al M5S, quell'emendamento viene bloccato in un primo momento, alle 4 di notte, perché il Parlamento non se l'era sentita di votarlo".

"Il tentacolo di questo scandalo - incalza Sibilia - si allarga così tanto che oggi coinvolge anche il ministro Delrio, tramite il loquace, chiacchierone compagno della Guidi". Dunque il grillino si sofferma sulle presunte foto che ritrarrebbero il ministro "con mafiosi cutresi. Parliamo di un governo che dovrebbe fare gli interesse cittadini, ma questi si sono sottratti al loro dovere, sono tutti delinquenti".

"Le ricadute su cittadini? - chiede dunque Sibilia - Quell'emendamento voluto dal governo è un emendamento assassino, ce lo dice l'Iss certificando che negli ultimi 16 anni, in quella valle, c'è stato un incremento esponenziale dei tumori. Non ci possiamo permettere che questa gente continui a governare impunemente". Segue l'affondo più duro. "Quale differenza c'è, vi chiedo - domanda il grillino - tra questo governo e i camorristi che operavano" nella terra dei fuochi "e dicevano: 'se l'acqua è inquinata, noi ci beviamo l'acqua minerale. Anche nei ministeri si berrà acqua minerale".

E non si fa attendere la reazione del Pd, che annuncia azioni legali nei confronti del membro del direttorio cinquestelle: "Il Partito democratico sporgerà querela nei confronti di Carlo Sibilia", membro del direttorio M5S, "per le gravissime affermazioni rilasciate nei confronti dei nostri esponenti che rivestono anche ruoli istituzionali". Ad annunciarlo è Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd.

"Il M5S e i suoi parlamentari - prosegue l'esponente dem - oramai ricorrono ad una costante e violenta aggressione verbale con indebiti, gratuiti ed offensivi accostamenti che travalicano i limiti accettabili del confronto politico. Il Partito democratico intende tutelare nelle apposite sedi l’onorabilità dei i suoi rappresentanti e delle istituzioni stesse dalla costante denigrazione messa in atto dai parlamentari del Movimento 5 stelle".

"Il ricavato delle querele - prosegue Bonifazi - lo destineremo alle associazione che sono in prima linea nella difesa della legalità e contro le mafie. Siamo sicuri che Sibilia saprà rinunciare all’immunità parlamentare per rispondere di fronte ai giudici delle sue dichiarazioni”.

Se racconti degli intrecci e degli scandali di #Trivellopoli : il #PD ti querela. Segno evidente della propria...

Pubblicato da Carlo Sibilia su Venerdì 8 aprile 2016
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