Come nel Gioco dell'oca, si ritorna alla casella zero. Il centrodestra resta in stallo su Roma. L'ufficio di presidenza di Forza Italia, riunitosi oggi a palazzo Grazioli per circa tre ore, non è servito a sbloccare la situazione e ha deciso di conferire a Silvio Berlusconi un 'mandato esplorativo' per provare a ricompattare la coalizione. Fermo restando le candidature di Guido Bertolaso e Giorgia Meloni, spetterà, quindi, al Cav sbrogliare la matassa con i suoi alleati.
In attesa di un vertice tra i leader, l'ex capo della Protezione civile resta insomma in campo. Per tutta la durata dell'ufficio di presidenza, è stato in via del Plebiscito, in attesa dell'esito del massimo organo direttivo del partito convocato per decidere sulle sue sorti. 'Mister emergenze' dovrebbe sentire a breve l'ex premier per fare il punto della situazione.
Ieri sera, dopo una giornata sull'ottovolante che aveva fatto pensare a un suo passo indietro per la pressione sempre più forte dell'asse Fdi-Lega e di parte di Forza Italia determinati a convergere su Giorgia Meloni, proprio a Berlusconi Bertolaso aveva detto: non sono un politico che può essere accontentato con la promessa di incarichi e poltrone... Io sono stato chiamato per realizzare un progetto preciso: far uscire Roma dal degrado in cui si trova adesso.
Per convincerlo a rinunciare sarebbero arrivate varie offerte: dal posto di city manager a quello di vicesindaco con ampi poteri, dal super assessorato a un ruolo apicale in Forza Italia. Tutte offerte respinte al mittente. Bertolaso avrebbe spiegato al Cav che la posta in palio è altro ma lui non ci sta a farsi coinvolgere. Sullo sfondo, infatti, fanno notare fonti azzurre, c'è sempre la battaglia per leadership del centrodestra. L'ex premier avrebbe annuito e preso altro tempo, convinto forse che mollare la presa ora sarebbe interpretato come una resa a Salvini e Meloni.
Secondo gli azzurri 'pro-Bertolaso', "insistere su Guido, non metterebbe a rischio la tenuta della coalizione". Con conseguenze a livello nazionale, in vista delle prossime politiche. Berlusconi, infatti, spiegano, ha sempre precisato che Roma resta un fatto isolato. Basti pensare al caso di Milano, dove la coalizione è unita a sostegno del manager Stefano Parisi.
Allo stato, dunque, la situazione non cambia, il centrodestra resta diviso con l'ex premier fermo su 'Mr emergenze' e forse tentato da un 'ritorno' su Alfio Marchini, in attesa dell'Ufficio di presidenza azzurro convocato per stamane alle 11, in via del Plebiscito, mentre Lega e Fratelli d'Italia, compresa gran parte di Forza Italia, insistono per puntare sulla Meloni.