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Il retroscena

Roma, per ora Bertolaso resta in campo. Mandato esplorativo al Cavaliere

21 aprile 2016 | 09.57
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Guido Bertolaso (Foto Fotogramma)
Guido Bertolaso (Foto Fotogramma)

Come nel Gioco dell'oca, si ritorna alla casella zero. Il centrodestra resta in stallo su Roma. L'ufficio di presidenza di Forza Italia, riunitosi oggi a palazzo Grazioli per circa tre ore, non è servito a sbloccare la situazione e ha deciso di conferire a Silvio Berlusconi un 'mandato esplorativo' per provare a ricompattare la coalizione. Fermo restando le candidature di Guido Bertolaso e Giorgia Meloni, spetterà, quindi, al Cav sbrogliare la matassa con i suoi alleati.

In attesa di un vertice tra i leader, l'ex capo della Protezione civile resta insomma in campo. Per tutta la durata dell'ufficio di presidenza, è stato in via del Plebiscito, in attesa dell'esito del massimo organo direttivo del partito convocato per decidere sulle sue sorti. 'Mister emergenze' dovrebbe sentire a breve l'ex premier per fare il punto della situazione.

Ieri sera, dopo una giornata sull'ottovolante che aveva fatto pensare a un suo passo indietro per la pressione sempre più forte dell'asse Fdi-Lega e di parte di Forza Italia determinati a convergere su Giorgia Meloni, proprio a Berlusconi Bertolaso aveva detto: non sono un politico che può essere accontentato con la promessa di incarichi e poltrone... Io sono stato chiamato per realizzare un progetto preciso: far uscire Roma dal degrado in cui si trova adesso.

Per convincerlo a rinunciare sarebbero arrivate varie offerte: dal posto di city manager a quello di vicesindaco con ampi poteri, dal super assessorato a un ruolo apicale in Forza Italia. Tutte offerte respinte al mittente. Bertolaso avrebbe spiegato al Cav che la posta in palio è altro ma lui non ci sta a farsi coinvolgere. Sullo sfondo, infatti, fanno notare fonti azzurre, c'è sempre la battaglia per leadership del centrodestra. L'ex premier avrebbe annuito e preso altro tempo, convinto forse che mollare la presa ora sarebbe interpretato come una resa a Salvini e Meloni.

Secondo gli azzurri 'pro-Bertolaso', "insistere su Guido, non metterebbe a rischio la tenuta della coalizione". Con conseguenze a livello nazionale, in vista delle prossime politiche. Berlusconi, infatti, spiegano, ha sempre precisato che Roma resta un fatto isolato. Basti pensare al caso di Milano, dove la coalizione è unita a sostegno del manager Stefano Parisi.

Allo stato, dunque, la situazione non cambia, il centrodestra resta diviso con l'ex premier fermo su 'Mr emergenze' e forse tentato da un 'ritorno' su Alfio Marchini, in attesa dell'Ufficio di presidenza azzurro convocato per stamane alle 11, in via del Plebiscito, mentre Lega e Fratelli d'Italia, compresa gran parte di Forza Italia, insistono per puntare sulla Meloni.

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