"È riconosciuto da tutti che il candidato più forte al ballottaggio contro la Raggi è Alfio Marchini. Il fatto che Berlusconi abbia capito questo e abbia aiutato a creare le condizioni affinché io possa andare al ballottaggio mi pare la risposta più chiara che il nostro obiettivo sia quello di vincere e vincere bene". Lo ha detto il candidato sindaco di Roma Alfio Marchini durante una visita al Mercato Trionfale.
A chi gli chiedeva se quello che si sta realizzando a Roma è un progetto locale o la creazione di un polo moderato nazionale, Marchini ha risposto: "È assolutamente una realtà locale che ha come unico obiettivo quello di creare le condizioni per riuscire a rimettere a posto questa città. Io ho sempre sostenuto l'importanza che i partiti si aprano e si ossigenino con la società civile, nel momento in cui qualcuno, coraggiosamente, fa un'apertura noi abbiamo il dovere di coglierla e di accogliere questo guanto di sfida che ci è stato lanciato".
"Per cambiare Roma ci vuole passione - ha sottolineato il candidato sindaco - ci vuole tempo, servono dieci anni ma raccontando a tutti quello che si può fare il primo mese, il secondo, e così via. L'opera complessiva arriverà dopo dieci anni ma ci sono tanti traguardi parziali per dare la sensazione ai cittadini che le cose cambiano da subito".
Quanto a Bertolaso, "sarà nella squadra come assessore e anche molto di più - ha detto Marchini - Io considero Bertolaso una straordinaria risorsa, stiamo pensando per lui a un ruolo ad hoc che vada ben oltre Roma e che occupi tutta l'area metropolitana e possa valorizzare tutto il potenziale di capacità e competenza di lavoro che questa città deve dimostrare".
Poi, a chi gli chiedeva se apprezza o meno il probabile sostegno di Francesco Storace, il candidato sindaco ha risposto: "Io chiamai Storace prima dell'estate, siccome io notoriamente vengo da una storia diversa, e chiesi a lui, che considero un simbolo della destra passionale a Roma, di spiegarmi qual è la differenza tra la destra sociale e le idee che io ho sul programma e mi sono accorto che effettivamente, lasciando fuori le ideologie che non hanno nulla a che fare con la sistemazione delle buche, c'è la possibilità di avere uno scenario ben più ampio sulle cose concrete".
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