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Raggi all'AdnKronos: "Dimissioni Pizzarotti? Prima valutare le carte"

12 maggio 2016 | 16.21
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(AdnKronos) - ADNKRONOS
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"Non conosco la contestazione specifica, mi sembra di aver capito che si tratta di un atto dovuto, relativo a una nomina al Teatro Regio. Federico ha già preso la sua decisione". Così la candidata sindaco di Roma Virginia Raggi, interviene sul caso Pizzarotti ospite dello speciale 'AdnKronos comunali 2016'.

A chi gli domanda cosa avrebbe fatto al posto del primo cittadino ducale, "io avrei valutato le carte - replica - e poi in base a queste avrei preso la decisione, ma direi di non fare ipotesi con i se e con i ma perché ogni situazione è specifica". Quanto al M5S diventato più garantista, "no - risponde decisa Raggi - in realtà il Movimento non è mai cambiato, la linea è sempre quella. Bisogna verificare la contestazione specifica e poi, in base a quella, prendere le decisioni conseguenti, che possono essere le dimissioni oppure continuare con il mandato". Grillo chiamerà Pizzarotti come già fatto con Nogarin? "Questo dovrebbe chiederlo a lui".

"Noi siamo i primi sostenitori del lavoro della magistratura - puntualizza poi a margine, tornando sulla frase degli avvisi di garanzia da non utilizzare 'come manganelli' - tra l'altro i primi a fornire materiali alle toghe, come avvenuto a Livorno con il nostro sindaco Nogarin e come abbiamo fatto noi consiglieri nei 2 anni e mezzo di opposizione". "Ci tengo a precisarlo - aggiunge - perché c'è una parte politica che tende a strumentalizzare e usare certe mie esternazioni per attacchi tendenziosi".

TRASPORTI - In tema di trasporti cittadini, "i romani ci hanno fatto capire che quello della mobilità, del traffico, è il primo problema - dice Raggi - Il nostro obiettivo è una città più vivibile", per centrarlo bisogna "rafforzare e integrare gli strumenti della mobilità pubblica, anche comprando più mezzi pubblici; risanare l'Atac che oggi è un'azienda che svolge il servizio in regime di monopolio però di fatto è stata spolpata dalle precedenti amministrazioni e perde in continuazione, dunque è chiaro che c'è qualcosa che non va".

"Bisogna tagliare i costi - rimarca la grillina - dunque appalti e consulenze non dovuti e che possono essere gestiti all'interno dell'Atac stessa" e "recuperare l'evasione che prosciuga risorse per oltre 100 mln di euro l'anno". Servono inoltre, a detta di Raggi, "corsie preferenziali e semafori intelligenti per far camminare i mezzi pubblici più velocemente", nonché "creare una rete di piste ciclabili. Incrementare i mezzi di car sharing - soprattutto elettrico o ibrido - a flusso libero, ovvero con la possibilità di lasciare e prendere le macchine dove si vuole senza lasciarle negli stalli. E soprattutto incrementare questo servizio nelle periferie, perché è vero che il problema grande sono gli autobus che non passano, ma soprattutto le periferie sono abbandonate a se stesse e poco connesse con il centro della città. Dobbiamo soprattutto creare una rete di infrastrutture per consentire a chi non abita in centro di arrivarci facilmente".

La funivia a Roma proposta da Virginia Raggi e sbeffeggiata dal Pd ma in passato proposta dagli stessi dem? "E' la memoria corta del Pd - risponde - C'è da dire, però, che quel progetto di Veltroni è nato un po' monco, non serviva a molto. Avrebbe attraversato il Tevere, ma non sarebbe servito a decongestionare il traffico della città", mentre la funivia che hanno in mente i 5 Stelle "sembra avere un impatto trasportistico molto più elevato".

"Io ho conosciuto questo progetto - racconta Raggi - grazie a un'associazione di cittadini, 'Casalotti libera', che raccoglie persone che sono come intrappolate all'interno di un quartiere collegato al resto della città per una via molto stretta, la via Boccea, che sostanzialmente ha una corsia per senso di marcia. La fermata più vicina è la linea della metro A ed è Battistini. Gli esperti ci dicono che la metro A è arrivata al massimo della capienza e non è possibile prolungarla, inoltre è molto difficile creare un tram perché dovremmo ampliare la sede stradale".

"I cittadini hanno detto, un po' scherzando, che bisognerebbe 'volare' per risolvere la situazione - racconta ancora la candidata sindaco - ma poi confrontandosi con un professore dell'università del Molise è nato questo progetto della funivia che c'è in molte altre città del mondo, si pensi solo a Londra o a Barcellona".

UNIONI CIVILI - Parlando delle unioni civili, Raggi rivela di aver già celebrato un'unione tra due persone dello stesso sesso. "Io credo che i sindaci debbano far rispettare la legge - sottolinea - nel frattempo ho già celebrato un'unione tra due miei amici quando ero all'opposizione. La legge va rispettata e le delibere comunali altrettanto".

CAMPAGNA ELETTORALE - Dove chiuderà il M5S la campagna elettorale per Roma? "Abbiamo un'idea, ma finché non prendiamo la location non lo dico - risponde Raggi - Comunque ne abbiamo un paio in mente" e l'idea di un gran finale in periferia "mi piacerebbe". Sull'eventuale presenza di Beppe Grillo alla chiusura della campagna elettorale per la capitale, "forse sì, ci sarà", risponde la candidata sindaco.

STADIO DELLA ROMA - Il nuovo stadio della Roma? "Mai detto di essere contrari e anzi lo ribadisco: noi siamo favorevoli allo stadio della Roma, come anche allo stadio della Lazio. Chiediamo tuttavia che venga rispettata la legalità e che tutto l'iter si svolga all'interno di regole e di norme giuridiche" dice la candidata sindaco.

Quanto alle Olimpiadi a Roma nel 2024, "noi non siamo pregiudizialmente contrari, è una manifestazione sportiva estremamente importante. Ma i dati economici" delle Olimpiadi disputate in altre città del mondo "mostrano ingenti perdite dal punto di vista economico: hanno dovuto mettere soldi oltre a quelli stanziati". "Roma - sottolinea la grillina - è una città con un bilancio ordinario disastrato, un debito da mettersi le mani nei capelli, parliamo di un buco tra i 13 e i 16 miliardi. Io credo si debba pensare bene a come impiegare le risorse" e che vadano investite "prioritariamente per restituire dignità a una città che deve pensare all'ordinario, poi si può pensare anche allo straordinario".

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