"Come al solito non sono io che mi sottraggo al dialogo. Io come sindaco ci metto sempre la faccia, chi ha deciso che l'assemblea non fosse un buon modo per chiarirsi?". Così il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, all'Adnkronos, commentando la notizia che l'assemblea dei parlamentari M5S per discutere della sua sospensione non si terrà.
Probabilmente, riferiscono fonti autorevoli all'Adnkronos, la riunione degli eletti grillini si aggiornerà a dopo il voto delle comunali, ovvero solo a seguito del 5 giugno. Solitamente i deputati si vedono il martedì per fare il punto sui lavori parlamentari, ma per domani non è stata convocata alcuna assemblea (la convocazione viene inviata nel weekend).
Stessa sorte per la riunione congiunta, che vede riuniti deputati e senatori e che dovrebbe affrontare la questione: viene convocata con largo anticipo, ma nessuna comunicazione è all'orizzonte. Si dovrebbe tenere invece domani l'assemblea dei senatori 5 Stelle, ma il caso del sindaco ducale non è all'ordine del giorno e non verrà discusso. Cade nel vuoto, dunque, la richiesta di alcuni parlamentari di vedersi prima possibile per discutere l'affaire Pizzarotti. E la mancata convocazione suona come un no allo stesso sindaco parmense, che aveva chiesto di prender parte alla riunione, possibilmente da trasmettere in streaming per coinvolgere anche la base grillina.
"Sarebbe solo uno sfogatoio inutile - spiega un deputato - oltretutto noi non abbiamo voce in capitolo su questa vicenda, a decidere la sospensione è lo staff di Grillo, ovvero Milano. Certo, da Milano si saranno sentiti con il direttorio, con Di Maio e gli altri, ma noi non possiamo nulla, è una questione che non ci riguarda".
Eppure alcuni chiedono a gran voce l'assemblea, anche per comprendere cosa è successo, cosa ha provocato la rottura. "Non solo - spiega un altro deputato, tra quelli che hanno chiesto l'assemblea - c'è confusione sulle regole: se ricevo un avviso di garanzia voglio sapere come devo comportarmi, le decisioni non possono essere prese in maniera arbitraria. Non abbiamo un milione di regole, ne abbiamo poche e dovrebbe essere chiaro e semplice capire come vanno applicate".
Ciononostante, non c'è alcuna assemblea congiunta all'orizzonte. Oltretutto i parlamentari, il direttorio in prima fila, sono impegnati in campagna elettorale, sul territorio, "un motivo in più per lasciar decantare il caso Pizzarotti", nota un deputato.
Sta di fatto che, sulla vicenda, c'è molta confusione tra gli eletti. Qualcuno pensa che la situazione sia "recuperabile" e che la sospensione possa in realtà rientrare. Ma i beninformati assicurano che ormai il dado è tratto: scaduti i 10 giorni, ovvero domenica prossima, Pizzarotti sarà fuori dal M5S.
