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Anm: "Clima è cambiato, emersa autorevolezza"

21 maggio 2016 | 14.29
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"Abbiamo avuto da parte di tutti un atteggiamento molto rispettoso e di estrema considerazione". A dirlo il presidente dell'Anm, Piercamillo Davigo, intervenendo nel corso del comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati riferendo degli incontri istituzionali che la Giunta Esecutiva ha avuto nelle scorse settimane, con il ministro della Giustizia Andrea Orlando, con il presidente del Senato Pietro Grasso e con il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. "Il presidente del Senato è stato affettuoso nei nostri confronti. Ora ci sono in programma altri due appuntamenti, il 30 maggio incontreremo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha detto Davigo - e il 27 maggio il presidente della Camera Laura Boldrini".

"La Giunta è compatta - ha detto il segretario generale Francesco Minisci - il rodaggio è stato breve e la sintesi è stata trovata agevolmente. Vogliamo tenere un profilo istituzionale. Un'Anm verticistica non ci piace. Abbiamo scelto di fare la giunta Anm nei territori. L'8 giugno saremo a Milano. Il clima è cambiato, è emersa l'autorevolezza dell'Anm, che non è timida ma coraggiosa, determinata e autorevole".

Davigo ha riferito che "l'incontro con il ministro Giustizia è stato il più proficuo tra quelli che abbiamo avuto. Il ministro ha tenuto un atteggiamento che ho molto apprezzato, io come tutti i componenti della Giunta". "Ci detto di avere a disposizione delle risorse: 1 miliardo 671 milioni da spendere - ha aggiunto Davigo - 671 saranno destinati alla copertura delle spese che il ministero deve sostenere per la gestione diretta degli uffici giudiziari. Per il miliardo residuo intende assumere mille cancellieri. E' poco rispetto alla carenza di organici che abbiamo ma è un segnale importante di inversione di tendenza. Abbiamo personale insufficiente e anche anziano. Il ministro voleva fare un concorso da duemila posti però la funzione pubblica glielo ha bloccato perché deve prima prendere il personale in mobilità".

Nel corso del comitato direttivo centrale, che ha tra gli argomenti all’ordine del giorno la posizione dell’Anm sul referendum costituzionale, Davigo ha poi spiegato: "Durante l'incontro con il comitato di presidenza del Csm abbiamo chiarito con il vicepresidente Legnini la questione riguardante la possibilità per i magistrati di esprimere liberamente il proprio pensiero nei limiti del codice etico e secondo me non ci sono novità nell'atteggiamento che l'Anm deve assumere. E' tutto scritto nel nostro codice etico".

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