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Bagnoli, Renzi: "E' finito il tempo delle chiacchiere, sarà ripulita e risanata"

24 maggio 2016 | 11.41
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Bagnoli sarà ripulita e risanata. Lo dobbiamo ai napoletani, a tutti i cittadini italiani''. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in una conferenza stampa a palazzo Chigi per la firma del protocollo di vigilanza sulle procedure per la bonifica delle aree di Bagnoli, con il commissario di Bagnoli Salvo Nastasi, il presidente dell’Anac Raffaele Cantone e l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri.

"Se riparte Bagnoli, riparte Napoli, il Mezzogiorno e l'Italia. Siamo qui per fare. E' finito il tempo delle chiacchiere" ha assicurato il premier.

"Non siamo a Napoli, non siamo andati a fare un'iniziativa sul territorio - ha spiegato Renzi - perché ci sembrava anche opportuno evitare le naturali polemiche che per evidente responsabilità continuano ad esserci tutte le volte che si parla di Bagnoli... Siamo a palazzo Chigi, sede istituzionale e diciamo con forza che Bagnoli sarà risanata, lo dobbiamo a tutti i cittadini, ma soprattutto a coloro che hanno speso quasi 300 milioni di euro in passato, non dico buttati via, ma quasi ed è un'autentica vergogna, uno scandalo".

"E lo dobbiamo - ha proseguito - a chi pensa che se quelli che devono fare le cose, a cominciare da alcuni enti locali, non le fanno, toccherà a noi. E lo vogliamo fare con le procedure più all'avanguardia per la lotta alla corruzione".

Renzi ha usato anche una battuta calcistica: per ''rimettere a posto le tante partite che abbiamo in Campania occorrerà qualche colpo alla Higuain per intenderci... Ci vuole un'impresa eccezionale, mi riferisco al campionato di Higuain...''.

Il premier ha poi detto di aver parlato con De Luca ed ha annunciato: Nell'arco della prossima settimana le prime ecoballe se ne andranno... E' una cosa enorme''.

LOTTA ALLA CORRUZIONE - "Se siamo riusciti a far piegare la testa alla corruzione in tante partite, anche se la battaglia non finisce mai, questo vuol dire che l'Italia è all'avanguardia - ha rimarcato il presidente del Consiglio - E' in prima fila grazie all'Anac. Gli accordi anticorruzione che stiamo siglando sono un punto di riferimento nel mondo. Cantone viene invitato dappertutto, ma non può andare sempre dove è invitato, perché ha tanto da lavorare. Ha fatto delle presentazioni solo a Londra e in Serbia. Questi accordi dovranno essere di esempio anche a livello di G7. E io porterò in Giappone la nostra esperienza come esempio di lotta alla corruzione".

"Per combattere la corruzione ci vogliono i giudici, a cui va la nostra gratitudine più forte - ha sottolineato ancora - ci vogliono le forze dell'ordine, ci vogliono le forze di polizia, ci vogliono degli amministratori onesti che sono la stragrande maggioranza, perché l'onestà appartiene alla dimensione identitaria dell'uomo. Ci sono onesti in tutti i partiti politici così come, purtroppo, ci sono dei disonesti in tutti i partiti e tutti vanno cacciati. Ma è una battaglia che può essere vinta anche attraverso strumenti innovativi come questo che presentiamo oggi''.

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