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Restitution Day, 16 milioni alle pmi con taglio stipendi M5S. La sfida a Renzi: "Fate come noi"

27 maggio 2016 | 13.15
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(Fotogramma)
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E' il V Restitution Day del M5S, a un anno esatto dal primo finanziamento erogato grazie al fondo di garanzia che i 5 Stelle alimentano, di mese in mese, tagliandosi indennità e diarie. Alla Sala Koch del Senato va in scena 'l'orgoglio grillino', con "16 milioni erogati: il Paese non si cambia così ma ispireremo il cambiamento del Paese", dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S. Che lancia il guanto di sfida al premier: "Chiedo a Renzi di chiedere alla sua maggioranza cospicua di fare come noi".

Se i 5 Stelle hanno raccolto 16 milioni di euro, "si potrebbero risparmiare ben 300 milioni - fa i conti Di Maio - se tutti i parlamentari seguissero il nostro esempio". In sala girano facsimili di assegni intestati 'al popolo italiano', i sedici milioni in bella vista.

"Abbiamo messo a disposizione dei cittadini - rivendica Di Maio - il supporto gratuito di commercialisti e consulenti del lavoro, e dopo aver sollecitato il sistema bancario, possiamo ora garantire quasi 10.000 sportelli bancari, pronti ad accogliere le richieste dei cittadini in tutta Italia. Il fondo di garanzia per il microcredito finora non ha ancora pagato perdite, nessuna garanzia statale è stata quindi incassata. A fronte delle 1.852 pratiche di microcredito accolte, allo stato attuale, solo 1 azienda è inadempiente. Segno che se si dà un'opportunità, in questo Paese, quella opportunità viene accolta".

Dunque i numeri. "Il microcredito è partito lentamente ma oggi conta una media di 300 operazioni al mese - dice Di Maio - 10/14 domande al giorno con punte massime di 37. Si stima, in base a questa tendenza, che per la fine del 2016 avremo superato i 4.000 microcrediti. Un successo totale e senza precedenti storici".

Intanto in sala si alternano, in diretta ma anche collegati in streaming, piccoli imprenditori che hanno realizzato il loro progetto accedendo al fondo. Alcuni si collegano dai negozi, dalle imprese e dai capannoni industriali finanziati con i 16 mln di euro risparmiati dai parlamentari 5 Stelle.

La deputata Roberta Lombardi presenta la sua proposta di legge per sforbiciare stipendi di deputati e senatori. La misura interviene sull'indennità di base, "tagliata quasi del 50%", trasforma la diaria in un rimborso, elimina le indennità aggiuntive previste per altre cariche. "Non tollero sentir dire dal premier - aggiunge Di Maio - che la sua riforma costituzionale è la più grande riduzione della spesa pubblica della storia della Repubblica. Se tutti i parlamentari si tagliassero gli stipendi, avremmo 4 volte i risparmi della riforma costituzionale senza stravolgere la Costituzione".

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