"Che emozione. E' una sera importante, i romani hanno mandato un messaggio chiaro. E' un momento storico, anche se siamo solo al primo tempo, poi ci sarà il rush finale. Ma é un momento importantissimo, potrei diventare il primo sindaco donna di Roma". Così Virginia Raggi, candidata sindaco del M5S.
"I romani non hanno creduto alle promesse e agli slogan, stanno dimostrando fiducia per un progetto di governo chiaro e trasparente. I Romani sono pronti a voltare pagina, il vento sta cambiando".
Per Alessandro Di Battista, membro del direttorio M5S, "questo non è un voto protesta, questa è politica. Noi siamo la buona politica e possiamo ottenere un grande risultato. Ringrazio i romani e tutti i cittadini che ci hanno votato. Ora dobbiamo vincere".
"Il M5S è la prima forza politica della capitale, è avanti a Torino. Abbiamo avuto ovunque una crescita significativa. Noi - rimarca - ci presentiamo sempre da soli alle elezioni. Siamo estremante soddisfatti, ora dobbiamo riuscire a vincere. Abbiamo fatto cose molte buone, le nostre proposte hanno convinto i cittadini nonostante avessimo tutti contro".
Di Battista ricorda che queste elezioni sono state affrontate dai 5 stelle "senza Gianroberto Casaleggio, che è purtroppo venuto a mancare, e con Grillo che ha fatto un passo di lato. Siamo molto soddisfatti, lo saremo molto di più quando vinceremo a Roma dopo che è stata spolpata. Anche da Torino arriva un risultato straordinario".
Di Battista si toglie poi un sassolino dalla scarpa, puntando il dito contro le "polemiche di questi giorni, fatte sperando che le infamità potessero influire. Così non è stato, quindi i detrattori cambiassero strategia".
Per Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5S, "la fiducia degli italiani al M5S è quella data a un'idea di Paese. Testimone la fiducia che gli italiani al M5S come forza di governo. Da un lato c'è la nostra idea, di un Movimento che si taglia gli stipendi e restituisce i soldi aiutando le pmi, l'altra é quella di Renzi che chiede indietro gli 80 euro".
"Ora pensiamo a governare più città possibili - dice rispondendo a chi gli domanda se già si veda in corsa per palazzo Chigi - è finita la storiella degli incompetenti, la macchina del fango non ha funzionato. Ora il Pd dovrà farsi qualche domanda, e se Renzi ha indossato la Mimetica ed è andato in Afghanistan alle ultime amministrative, ora gli conviene indossarla di nuovo per andare alla direzione dei dem".
