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Terrorismo, governo sotto al Senato. Ala vota con Forza Italia

23 giugno 2016 | 12.24
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Governo battuto al Senato su un ddl di ratifica di 5 accordi internazionali in materia di lotta al terrorismo. Grazie anche ai voti di Ala e alcuni senatori di Ap, la maggioranza va sotto su un emendamento di Forza Italia, a firma Palma-Caliendo e altri, e scatta l'allarme rosso tra i renziani. Luigi Zanda protesta: ''E' stata una manovra politica''.

Il partito del Cav esulta e attacca per bocca di Lucio Malan: ''Il governo Renzi è stato sconfitto ancora una volta per la sua arroganza". Per il capogruppo Paolo Romani si tratta di ''vera e propria follia legislativa''. Giacomo Caliendo avverte: ''Cercavamo sempre l'unità e un voto unanime, senza approfittare di avere la maggioranza, specialmente su questioni tecniche". Anche 'Idea' con Gaetano Quagliariello canta vittoria: ''Non siamo mica nella Camera dei fasci e delle corporazioni...''.

Come sempre in questi casi, è un 'combinato disposto' di fattori la causa dello 'sgambetto' all'esecutivo. Numeri alla mano, certamente ha inciso l'assenza di vari senatori Pd in Aula, visto che dei 113 componenti il gruppo Dem ne erano presenti soltanto 80. Mancavano, dunque, all'appello 33, alcuni dei quali assenti giustificati, altri no. Non solo, ma al momento della votazione dell'emendamento Caliendo, 7-8 senatori Dem avrebbero lasciato l'emiciclo. Se si tiene conto, poi, che tutti i verdiniani e 9 dei 32 parlamentari Ap hanno votato con l'opposizione, il gioco è fatto.

Secondo alcune fonti azzurre, gli uomini di Denis Verdini sarebbero stati determinanti in ben tre occasioni. Non solo durante il voto all'emendamento di Fi che ha provocato la bocciatura del governo, ma pure prima del 'fattaccio', quando hanno respinto gli emendamenti delle opposizioni, e successivamente, quando sono usciti dall'Aula (per ascoltare una dura reprimenda di Verdini, raccontano alcuni) ed è mancato il numero legale sugli articoli restanti del provvedimento.

Fatto sta che alla fine, la maggioranza si è ritrovata in panne ed è stata sospesa la seduta. Una volta ripresa, però, visto che il numero legale è mancato due volte di seguito, il presidente di turno del Senato, Roberto Calderoli, ha deciso di rinviare a una prossima seduta l'esame del ddl anti-terrorismo.

Prima del rinvio a una nuova seduta, l'Aula di palazzo Madama ha approvato, stavolta con parere favorevole del governo, un altro emendamento di Forza Italia, che prevede una pena non inferiore a 20 anni per chi utilizza materia radioattiva o un ordigno nucleare per finalità di terrorismo.

"Governo battuto in Aula Senato su un emendamento Forza Italia. Ala e parte Ncd votano con opposizione. Primo pizzino di Verdini @matteorenzi?" ha scritto su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

All'attacco anche il M5S con il deputato M5S, Gianluca Vacca: "Maggioranza allo sbando al Senato. Senza neanche il numero legale. Il conto alla rovescia è cominciato".

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