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Berlusconi lascia il San Raffaele: "Prova dolorosa, spero di essere ancora utile all'Italia"

05 luglio 2016 | 11.39
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Silvio Berlusconi esce dal San Raffaele (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Silvio Berlusconi esce dal San Raffaele (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"E' stata una prova molto molto dolorosa. Non credevo di dover affrontare tanto male. Ora sto un po' meglio. Mi aspetto due mesi di rieducazione e poi spero di essere ancora utile agli italiani e all'Italia in qualche modo...". Dopo circa un mese di degenza, Silvio Berlusconi lascia il San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato per l'operazione al cuore del 14 giugno scorso. Sono le 11 quando il leader di FI esce dall'ingresso principale del Padiglione D dell'ospedale di via Olgettina e si ferma a parlare per la prima volta con i giornalisti che lo attendono. Il Cav appare provato, ma in buona salute. Tanto che è stato dimesso in anticipo.

Mentre parla l'ex premier si appoggia a Valentino Valentini. Indossa una polo blu con pantaloni tuta in tinta e al collo ha un pullover dello stesso colore. "Sono state settimane in cui la preoccupazione prevalente era il male e il non riuscire a dormire", spiega. Ora Berlusconi completerà la riabilitazione ad Arcore, a villa San Martino.

"Colgo l'occasione per due ringraziamenti - dice il Cav - Il primo va al personale del San Raffaele che mi ha curato con un affetto, una dedizione e un'attenzione straordinaria. E' un'istituzione a cui ho largamente partecipato nella costruzione con don Verzè, che funziona a meraviglia. Veramente mi ha coccolato per 30 giorni''.

''Il secondo ringraziamento va ai giornalisti in attesa di mie notizie - aggiunge l'ex premier - Vi chiedo scusa se vi ho costretto a una permanenza così lunga in attesa di qualche mia dichiarazione avvenuta solo oggi''.

L'ex premier torna a parlare della politica interna, lanciando un affondo al governo Renzi. ''La situazione italiana - sottolinea - è passata da un bipolarismo a un tripolarismo che vedo molto pericoloso. Non ci sono praticamente leader a cui poter pensare di affidare il nostro destino".

"Il sistema congiunto della riforma costituzionale e della legge elettorale - osserva - potrebbe portare a un governo dei 5 stelle, come si è visto nelle recenti elezioni comunali, dove i 5 stelle hanno vinto 29 volte su 30. E il sistema è fatto in maniera tale che questo sarebbe un risultato sicuro delle prossime elezioni politiche nazionali''.

E a chi gli chiede se se la sente ancora di fare il leader, risponde: "Uno sente se poter dare un contributo al proprio Paese oppure no. Io spererei che non ce ne fosse bisogno. Se dovesse venir fuori un bisogno, spero di avere le forze per poter dare qualche consiglio''.

Berlusconi parla anche della situazione internazionale. "Bisogna essere preoccupati di quel che succede nel mondo con questo terrorismo feroce e assurdo - sottolinea - La situazione internazionale, poi, presenta una carenza di leadership incredibile. E con l'uscita della Gb dall'Ue può prendere il via un processo di disgregazione".

Poi il futuro del Milan: "Ormai ha questo percorso verso la Cina...''. "Voglio consegnare il Milan a chi sia disposto a investire nel Milan per farlo ritornare ad essere protagonista in Italia e nel mondo - rimarca - Ho rinunciato a qualunque pretesa di prezzi, ho accettato quello che mi è stato proposto che non tiene nemmeno conto del valore del brand e ho preteso che ci sia l'impegno per i nuovi acquirenti, che sono un gruppo di importanti società cinesi anche a partecipazione statale, di versare nel Milan almeno 400 milioni di euro nei prossimi due anni".

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