"Sembrano nascere delle nuove condizioni per creare un'importante aggregazione dei liberali, dei moderati, e dei popolari italiani. La questione è intendersi sul programma, sulla denominazione del partito (nessuno di coloro che contribuisce al nuovo soggetto può imporre il proprio nome), e il metodo dell'indicazione della leadership che per me, quando ero nel Pdl, dovrebbe essere quello delle primarie". Lo ha detto il leader Ncd Angelino Alfano, rispondendo al Senato a una domanda sui rapporti e sul possibile riavvicinamento con la nuova Forza Italia che Stefano Parisi è stato chiamato a riorganizzare.
Quanto a Salvini "il fatto di non stare insieme è una delle poche cose che ci unisce. Uno come me come potrebbe stare con Salvini e Casapound, che rappresentano l'estrema destra del nostro Paese? Qualcosa che ha una collocazione nell'estrema destra europea ma che non ha nulla a che fare con i moderati, con i liberali e i popolari. Del resto chi vuole uscire dall'Europa per linea politica e dall'Italia per l'art.1 dello statuto della Lega, dove vuole entrare?".
"Questo - ha aggiunto Alfano - è un problema che riguarda Forza Italia e la Lega. Vista dal mio punto di vista è una dichiarazione positiva, che agevola il progetto: un'aggregazione moderata che tenga la Lega e Casapound a destra".
"Un'aggregazione - ha proseguito - che abbia la forza di richiamare su di sé quel popolo moderato che in parte ha votato M5S" e in parte non ha votato. "Se nascesse un'aggregazione del genere - ha continuato Alfano - i sei-sette punti che da FI sono andati alla Lega tornerebbero indietro in presenza di un progetto moderato".