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Salvini: "La secessione aveva ragione di essere 20 anni fa, ora nuova fase"

13 settembre 2016 | 17.03
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Matteo Salvini (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Matteo Salvini (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

di Francesco Saita - Non ci sarà Marion Le Pen ("è impegnata con la scuola politica dei giovani del Front National") e non ci sarà neanche uno slogan pro-secessione, "perché aveva ragione di essere 20 anni fa, non ora". A Pontida Matteo Salvini - come spiega in un'intervista all'AdnKronos - punta tutto sul 'no' al referendum "perché io sfido chiunque a votare la controriforma Boschi", avvertendo che "siamo di fronte ad un passaggio terribile della nostra storia". E sulla sfida a Parisi. "Perché - dice il leader del Carroccio - ho fatto il fioretto di aspettare di sentire quali idee usciranno dalla sua convention: cosa pensa su euro, pensioni, immigrazione, flat-tax, federalismo".

"La secessione proclamata a Venezia 20 anni fa è figlia di quella fase storica e in quella fase storica aveva tutte le ragioni di essere" afferma il segretario federale della Lega nord, sottolineando come quella stagione, iniziata il 15 settembre del 1996, con la lettura da parte di Bossi della dichiarazione d'indipendenza della Padania, "fu una stagione di cui mi onoro di essere stato parte da ultimo dei militanti".

Si trattò di "una rivoluzione pacifica, non violenta, ma che imponeva alla politica la stessa contraddizione di oggi: la sovranità dei popoli", prosegue Salvini, che - parlando della kermesse di Pontida che parte il prossimo venerdì - dice: "La presenza di Marion Le Pen sabato al congresso del movimento giovani padani non è purtroppo confermata, perché nella stessa giornata è impegnata con la scuola politica dei giovani del Front national. Probabilmente registrerà un saluto per noi".

Poi, il referendum costituzionale: "Io sfido chiunque, in coscienza, a leggere la 'controriforma' Boschi e a votare sì".

"Siamo di fronte ad un passaggio terribile della nostra storia repubblicana e lo dimostra l’ampio e inedito arco di forze politiche impegnate per il no" dice il leader della Lega.

"La buona notizia - sottolinea il segretario - è che finalmente si vota e gli italiani potranno finalmente mandare a casa questo governo pericoloso, che non solo abbandona a se stessi i cittadini italiani per regalare soldi a cooperative e clandestini, ma che con questo testo cerca di garantirsi il potere per sé con una sorta di privatizzazione della democrazia".

"A Pontida - dice Salvini - sbugiarderemo questa truffa renziana e racconteremo tutto quello che nella riforma costituzionale c’è, ma di cui il governo non parla".

Infine Stefano Parisi: "Ho fatto il fioretto di aspettare di sentire quali idee usciranno dalla sua convention: cosa pensa su euro, pensioni, immigrazione, flat-tax, federalismo. Vedremo… " dice Salvini, parlando dell'appuntamento milanese che vedrà sul palco l'ex candidato a sindaco di Milano per il centrodestra.

"Forza Italia a Pontida c’è e siamo felici che ci sia - aggiunge subito -. Abbiamo un importante appuntamento con il governatore Giovanni Toti che venerdì si incontrerà con Maroni e Zaia per fare sintesi delle politiche delle tre regioni che governiamo, per trovare iniziative concrete per stare dalla parte delle persone che, nonostante i proclami di Renzi, la crisi la stanno continuando a vivere sulla loro pelle".

A Pontida, i tre governatori, due del Carroccio e l'altro azzurro, "parleranno di immigrazione, lavoro, sanità, sostegno ai disabili, crisi aziendali: questi - conclude il leader della Lega - sono i temi su cui mi interessa dialogare con Forza Italia".

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