La mozione sulla revisione della legge elettorale, presentata prima della pausa estiva dei lavori della Camera da Sinistra Italiana, verrà discussa in aula il prossimo 19 settembre. Il voto finale è previsto per mercoledì 21 settembre alle 16. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo, decidendo alla fine uno spostamento di 24 ore del voto, che inizialmente era stato previsto per martedì 20.
La minoranza Pd non dovrebbe seguire Sinistra Italiana nella mozione di incostituzionalità. Il punto, si spiega, è che non serve una mozione che "vale quello che vale", ma "una proposta politica e serve che la faccia Renzi", dice Davide Zoggia. La mozione di Sinistra Italiana poi, si fa notare, ricalca i punti dell'Italicum contestati nel ricorso presentato alla Consulta. E invece occorre fare un passo in più, individuare una proposta alternativa di legge elettorale. Queste le valutazioni che si fanno in Transatlantico.
Un primo punto di confronto ci sarà all'assemblea del gruppo Pd convocata dal presidente Ettore Rosato per martedì sera, alla vigilia del voto sulla mozione di Si. Alla riunione però non ci sarà il premier, di ritorno dall'assemblea dell'Onu a New York.
Mentre stasera si vedranno i deputati e senatori della minoranza bersaniana. Un incontro dedicato a referendum, Italicum e anche alla legge di Stabilità. "Avanzeremo le nostre proposte. Stiamo organizzando un'iniziativa pubblica per le prime settimane di ottobre", spiega Nico Stumpo. Quanto al referendum, per ora la linea è quella del No. Ma, come anticipato ieri da Pier Luigi Bersani, la minoranza non farà campagna attiva con la costituzione di comitati. "Ormai - si spiega - la strada è quella del No ma non vogliamo spaccare tutto".
Sempre martedì 20 settembre alle ore 13 è convocata anche un’assemblea del gruppo di Area popolare alla Camera per discutere di legge elettorale.
Per i grillini la mozione sulla revisione della legge elettorale comporterà "soldi e tempo sprecati, il M5S ha la sua proposta, ci dicessero una volta per tutte cosa ne pensano. Così, invece, sprecano solo i soldi dei cittadini". Lo dice Danilo Toninelli, l''uomo riforme' del Movimento, parlando con i cronisti a Montecitorio.
"Non ha senso che la Camera si occupi della modifica dell'Italicum mentre la Consulta sta valutando le carte per decidere sulla costituzionalità. Stanno tirando per la giacchetta i giudici della Consulta - accusa il grillino - mentre li dovrebbero lasciare lavorare bene e liberamente".
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