cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 21:06
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Migranti, Renzi: "Se Ue non si muove Italia farà da sola"

20 settembre 2016 | 10.03
LETTURA: 3 minuti

(Afp)
(Afp)

L'Italia non si lascerà imbrigliare nei temporeggiamenti made in Ue. Il fallimento del vertice Bratislava, che doveva dare un segnale sul dopo Brexit e affrontare un'emergenza assoluta come quella dei migranti, e le incertezze di Germania e Francia, potrebbero portare l'Italia a "fare da sola".

Il premier Matteo Renzi, da New York, sottolinea tutte le criticità di un'Unione che "se non cambia è un museo" e la volontà italiana di risolvere il problema direttamente con il Piano per l'Africa. "Tratteremo con i singoli Paesi", ha affermato il premier, che ha anche confermato che potrebbe prendere il via una struttura 'dedicata' a palazzo Chigi per "coordinare in modo più efficiente" la risposta all'emergenza.

"Diffido da espressioni come 'cabina di regia' -ha affermato- ci vediamo regolarmente per impostare un metodo di lavoro più coordinato", visto che "oggi abbiamo una situazione dove i ministeri che si occupano di immigrazione sono 6 o 7. L'idea e' quella di un coordinamento più efficace". La delusione per l'ultimo incontro europeo è forte: "Il vertice europeo di Bratislava non ha prodotto grandi risultati. Dovevamo rilanciare dopo lo shock della Brexit, ma la montagna - per il momento - ha partorito il topolino", ribadisce il premier nella e-news settimanale.

"Vogliamo salvare il maggior numero di vite -ha aggiunto Renzi a New York- ma è evidente che non possiamo accogliere tutti. I numeri sono quelli dell'anno scorso o qualcosa di più. Gli europei devono dirci, ma i loro silenzi eloquenti lo dicono, se pensano che la questione immigrazione si possa risolvere con un convegno o un'intervista".

Renzi si mostra sul piede di guerra, come emerge anche da una risposta data a chi gli chiede un commento a quanto detto dal capo della Banca centrale tedesca, Jens Weidmann, secondo cui l'Italia avrebbe abusato della flessibilità: "Gli mando -ha detto- la mia solidarietà e un affettuoso augurio di buon lavoro. Si è parlato tanto dei non performing loans italiani, ma nelle banche tedesche ci sono centinaia di miliardi di derivati. Faccio gli auguri a chi, come lui, ha un compito delicato...". Il premier non ha tralasciato di ricordare l'azione in corso per la ricostruzione post-sisma. A New York ha fatto il punto con l'archistar Renzo Piano sul progetto Casa Italia, annunciando anche per venerdì prossimo una conferenza stampa con Vasco Errani a palazzo Chigi.

E anche il terremoto è stato un'occasione per pungolare la 'pigrizia' europea: "La ricostruzione delle scuole sarà fuori dal patto di stabilità" ed è giusto che sia così visto che, ha detto, "la stabilità dei nostri figli è più importante di quella delle tecnocrazie e delle burocrazie europee". Infine, con l'ex presidente Usa Bill Clinton, difesa strenua della riforma costituzionale: "L'Italia non può essere solo quella del glorioso passato. L'Italia può dare grande energia all'Europa se accetta la sfida del cambiamento, la sfida delle riforme è quella che può portare a una rapida trasformazione dell'Europa".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza