"E' un dramma sul quale Casale e i suoi cittadini hanno costruito il futuro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della visita al parco Eternot, nato dopo trent'anni di bonifiche sulla superficie un tempo occupata dalla Eternit.
Nel parco il capo dello Stato ha avuto un colloquio con rappresentanti dell'Afeva, l'Associazione familiari e vittime dell'amianto. "Ho incontrato una signora molto anziana (Romana Blasotti Pavesi, presidente onoraria 86enne dell'Afeva, ndr) che ha perso molti familiari - ha detto Mattarella - impegnata per il futuro della città insieme agli studenti che hanno parlato a lungo di quello che è avvenuto e di come Casale sta ripartendo ed è ripartita".
"Questo non è solo un segno di speranza, è un segno concreto di avvenire ed è significativo che sopra la vecchia fabbrica che aveva prodotto quello che è avvenuto, tante malattie e tanti morti, si sia costruito questo parco recuperando il luogo in maniera esemplare, con una magnifica scuola, e un impegno riversato interamente sul futuro".
Dopo aver visitato la scuola per l'infanzia 'Verde blu', dove alcuni piccoli alunni hanno eseguito per lui una canzone di benvenuto, il presidente ha raggiunto il parco Eternot accolto dalle note dell'Inno di Mameli eseguito dall'Istituto Soliva.
Quindi, sempre accompagnato dal prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, e dal sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, è cominciata la visita al parco. Qui il presidente Mattarella ha sostato davanti al monumento che ricorda le vittime dell'amianto realizzato con una sessantina di davidia involucrata, alberi dai fiori bianchi come fazzoletti, a simboleggiare i fazzoletti utilizzati per asciugare le lacrime versate per le vittime d'amianto.
Al termine della visita, il capo dello Stato ha lasciato Casale e il Piemonte diretto a Savona.