Bocciato il Porcellum, l'ideale sarebbe stato rimettere in campo il Mattarellum. E' l'opinione espressa dal capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, che in un'intervista al "Corriere della Sera" si sbilancia a prevede una netta vittoria del Sì al referendum costituzionale. "Credo che avremo una sorpresa forte. Giro molto - spiega Zanda - e prevedo un’affluenza importante, un risultato netto a favore del Sì e una legislatura che finirà nel 2018".
Quando Renzi dice che la sinistra è già dalla sua parte e che il referendum si vince con i voti della destra, coltiva il progetto del Partito della Nazione? "I referendum - risponde Zanda - richiedono maggioranze trasversali e quella trasversale per eccellenza è il No, che unisce D’Alema, Grillo, Salvini, Berlusconi. Per partito della nazione intendo il popolo che si oppone ai partiti antisistema".
Tornando alla legge elettorale, il capogruppo Pd assicura che se si rimetterà mano all'Italicum non sarà per frenare l'avanzata dei M5S. "È sbagliato fare leggi elettorali a vantaggio o contro qualcuno. Ma oggi - osserva - c’è un’ampia domanda di modificare una legge che, peraltro, non abbiamo ancora mai usato". Le condizioni per intervenire in modo costruttivo ci sono, "ma è necessario che vengano meno gli egoismi dei partiti". Al Senato i "voti bisogna sempre cercarli, ma si può iniziare a discuterne prima del referendum. Personalmente avrei preferito se la Corte costituzionale avesse dichiarato la totale incostituzionalità del Porcellum, rimettendo in campo il Mattarellum".
