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Referendum, Orfini: "Bersani e Speranza lavorano per spaccare il Pd"

09 ottobre 2016 | 12.23
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Non è scandaloso che Bersani e Speranza votino No", ma sulle riforme "è sbagliato che invece di cercare fino alla fine una soluzione si lavori per la spaccatura". Lo scrive il presidente del Pd Matteo Orfini su Facebook, commentando le interviste di Pierluigi Bersani e Roberto Speranza.

"Domani – ricorda Orfini su Fb - c’è la direzione del Pd che serve a parlare di tante cose, ma soprattutto di modifiche all'Italicum. L'ho convocata dopo che in parlamento abbiamo approvato una risoluzione in cui ci siamo impegnati a cercare di fare quelle modifiche. Lo abbiamo fatto perché molti lo hanno chiesto dentro e fuori il Pd. È maturato sul tema in questi mesi un clima nuovo come tante volte ha segnalato Roberto Speranza. Renzi ha aperto a modifiche. La minoranza del nostro partito ha spiegato che non bastava un'intervista. Per questo ci sono state riunioni dei gruppi parlamentari e un atto conseguente votato dal parlamento, che se si ha rispetto delle istituzioni non può essere considerato fuffa. E domani ci sarà la nostra direzione che -per chi crede nei partiti- è la sede per eccellenza in cui bisogna discutere".

"Oggi a 24 ore da quel momento trovo sui giornali due interviste, una di Bersani e una di Speranza, che spiegano con toni durissimi che è tutto inutile, che è tutta una finta e che loro voteranno comunque no al referendum perché la legge elettorale non cambierà mai. Sono due interviste che mi colpiscono, nel metodo e nel merito", ammette Orfini.

"A me hanno insegnato (Bersani, D'Alema e tanti altri) che delle assemblee di partito bisogna comunque aver rispetto, quando si sta in maggioranza e quando si sta in minoranza - rimarca Orfini - Tanto che non parlo mai prima della direzione, non rilascio dichiarazioni entrando nè faccio interviste il giorno prima. Se ho qualcosa da dire parlo lì. È una forma di rispetto per quell'organismo che simbolicamente rappresenta la nostra comunità. Questione di stile".

"Ma la cosa che mi colpisce di più - incalza Orfini - è il tentativo di chiudere preventivamente quella finestra di opportunità per migliorare l'italicum che pure secondo lo stesso Speranza si era aperta. Che senso ha chiedere di discutere se poi alla vigilia del confronto si grida che è tutto inutile? A che gioco stiamo giocando?”.

“Io non reputo scandaloso che Bersani e Speranza votino no. Da presidente del partito -attirandomi non poche critiche- fui il primo a garantire che mai sulla Costituzione avremmo imposto la disciplina di partito - ricorda - Quello che però trovo davvero sbagliato è che su un tema così, invece di cercare fino alla fine una soluzione, si lavori per una spaccatura".

"Temo che in questo - prosegue Orfini - ci sia una scelta consapevole che guarda più al prossimo congresso che al merito della discussione su Costituzione e legge elettorale. Se così fosse, e oggi così appare, non sarebbe una bella pagina per noi".

"In un partito che c'era anni fa e da cui molti dirigenti del Pd vengono, ti insegnavano che l'errore da non fare mai è scaricare le proprie divisioni sulle istituzioni. Perché vengono prima dei nostri interessi di parte. E di questo -del funzionamento delle istituzioni- oggi stiamo parlando. Abbiamo ancora il tempo di trovare una soluzione unitaria. Parliamo di questo. Del congresso discuteremo subito dopo”, conclude Orfini.

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