Ancora qualche giorno. La prossima settimana al massimo. Questo il timing emerso dalla riunione della commissione Pd sulla legge elettorale che si è riunita oggi alla Camera con Lorenzo Guerini, Matteo Orfini, i capigruppo Luigi Zanda e Ettore Rosato, e Gianni Cuperlo della minoranza. L'intesa su una proposta di modifica all'Italicum insomma potrebbe essere a portata di mano.
Stamattina ambienti parlamentari dem davano possibile già per oggi la stretta finale. C'è ancora da lavorarci un po' ma, a quanto viene riferito, c'è "disponibilità" da parte della maggioranza ad accogliere le richieste avanzate da Cuperlo, di una legge che garantisca maggiormente la rappresentanza allo stop ai nominati in Parlamento. Richieste che si tradurranno in soluzioni tecniche da mettere nero su bianco nel documento conclusivo dei lavori della commissione. E che Guerini sottoporrà anche alle altre forze politiche.
Questo il merito. Dal punto di vista politico, Cuperlo insiste sul fatto che si formuli una proposta che tenga unito tutto il Pd, bersaniani compresi, e sulla quale Matteo Renzi metta la faccia, che diventi insomma la proposta del segretario dem. Magari in una Direzione ad hoc. Ma il rischio che le strade tra Sinistradem di Cuperlo e l'area bersaniana si dividano è concreto visto che Roberto Speranza e i suoi sono ormai proiettati sul No al referendum. Anzi oggi la Velina Rossa esplicita il sospetto che il vero scopo della commissione sia quello di "riuscire a spaccare la minoranza persuadendo l'ex presidente del partito Cuperlo a fare il 'salto della quaglia'".
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