Una email, datata 1 novembre 2014, sta rimbalzando sulle chat e le pagine Facebook degli attivisti emiliani delusi dal M5S. Tema: l'esposto sul nuovo caso firme false in Emilia Romagna e sul quale stanno indagando i carabinieri. "Ciao a tutti - si legge nella email che all'epoca girava tra gli attivisti emiliani - la presente per chiedervi, riguardo alla questione dell'esposto presentato da Monzuno in merito a presunte irregolarità nelle raccolta firme, di NON rispondere al alcun tipo di domanda/commento sull'argomento che dovesse venirvi presentato online o su media tradizionali".
"Ciò per non contribuire a nostra volta - prosegue il testo - a dare visibilità a un evento che si vuole strumentalizzare, invece che lasciare che trovi soluzione seguendo il naturale percorso istituzionale".
Alla mail, dal titolo eloquente 'Esposto Monzuno - silenzio stampa', è allegata anche una risposta di qualcuno che plaudeva alla decisione di silenziare la base. "Mi sembra un'ottima idea - si legge - Aggiungo, che per quanto lo meriterebbero, sarebbe molto più saggio non espellerli fino alla fine della data delle elezioni, per non trasformarli da vigliacchi ad eroi".