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Berlusconi: "Fra me e Trump analogie evidenti"

12 novembre 2016 | 08.47
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(Fotogramma)
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"Alcune analogie sono evidenti, anche se la mia storia di imprenditore è molto diversa da quella di Trump, che non ho mai avuto occasione di conoscere". Lo dice Silvio Berlusconi, al 'Corriere della sera', parlando delle elezioni americane e del presidente eletto.

"È anche lui un imprenditore che a un certo punto della vita ha deciso di dedicare le sue capacità e le sue energie al suo Paese - spiega il leader di Forza Italia -. Ed è stato votato da tutti gli americani stanchi di una politica vecchia, chiusa in se stessa, diventata incapace di ascoltare e capire. Una politica che ha commesso l’errore tipico delle sinistre di tutto il mondo, quello di pensare che il 'politicamente corretto' sia il modo di stare vicino ai bisogni della gente. Senza comprendere che i veri deboli sono i cittadini vessati dallo Stato, dalle tasse, dalla burocrazia, dall’immigrazione incontrollata, dalla disoccupazione, dal pericolo terrorista".

Berlusconi però specifica: "Io non interpreto 'la destra', rappresento un centro liberale e popolare, nel quale sono confluite le migliori tradizioni politiche del nostro Paese: da quella cattolica a quella del socialismo riformatore, da quella del liberalismo a quella della destra democratica e responsabile".

In Italia, continua Berlusconi nell'intervista, "potrebbe esserci" il rischio populismo "soprattutto se la riforma costituzionale e la legge elettorale volute da Renzi venissero confermate: con quelle regole, una forza politica rappresentante di un terzo dei votanti, potrebbe prendere tutti i poteri".

"Perciò da un lato è importante che vinca il No al referendum, dall’altra è importante costruire un’offerta politica di qualità basata sui valori liberali, cattolici e riformatori, innovativa nei protagonisti e nei contenuti", prosegue ancora il leader di Forza Italia aggiungendo: "Dopo il referendum, con la vittoria del No, ci dovremo porre un solo problema: quello di far andare al più presto il Paese alle urne, con un sistema elettorale condiviso che possa funzionare davvero".

Berlusconi parla tra le altre cose della sua proposta di "una legge elettorale proporzionale a turno unico" e dice: "Ci è necessaria — al di là delle tecnicalità — una legge che, impedendo finalmente ogni possibilità di brogli, garantisca la corrispondenza fra la maggioranza in Parlamento e la vera maggioranza degli italiani. In questo caso, noi ci candideremo a vincere. Saranno altri a doversi porre il problema di collaborare con noi".

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