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Scintille Landini-Renzi: "Riforma malfatta". Il premier: "Non siete più verità in terra"

20 novembre 2016 | 15.30
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Matteo Renzi Maurizio Landini  ,in Mezzora  - (Foto da fermo immagine)
Matteo Renzi Maurizio Landini ,in Mezzora - (Foto da fermo immagine)

"Non ho definito accozzaglia chi non vota per me, sto dicendo come è possibile costruire un'alternativa da forze politiche che sono totalmente diverse e che non la pensano allo stesso modo?". Lo afferma il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ospite di un faccia a faccia a 'In mezz'ora' con il segretario della Fiom, Maurizio Landini.

"Se ho offeso qualcuno mi scuso: ma io intendevo fare un complimento. Perché potrei dire - dice il premier rivolgendosi al suo interlocutore - che la sua vicinanza a quelli di Fratelli d'Italia, di Casa Pound, soltanto su questa vicenda, mette insieme storie totalmente diverse che non hanno nient'altro in comune e quindi la definisco, secondo il vocabolario italiano, accozzaglia".

"Se però preferisce che la definisca coalizione coesa tesa a dare un governo al Paese, posso chiamarla coesione, ma preferisco chiamarla accozzaglia, perché penso che tra Berlusconi e Magistratura democratica, Monti e Salvini, Landini e La Russa non ci siano tutti questi punti in comune. Facile dire no".

"Non accetto che chi è per il 'Sì' è per il cambiamento e chi è per il 'No' non vorrebbe il cambiamento. Noi siamo contrari a questi cambiamenti perché malfatti" afferma il segretario Fiom Landini, a cui il presidente del Consiglio replica: "Pensavo che il compito di un sindacalista fosse difendere i lavoratori, non i consiglieri regionali".

"In democrazia non è che si fa quello che dice la Fiom o la Cgil punto e basta - dice Renzi - Tanto è vero che alcuni sindacati, alcune realtà del mondo sociale, delle leghe delle cooperative, del terzo settore, delle Acli, votano 'Sì'. Voi non siete più, come Cgil e come Fiom, la verità in terra".

Scontro poi sul fiscal compact durante il faccia a faccia. "Non vi ho sentito così emozionati - attacca il premier - quando Mario Monti ha fatto il fiscal compact, avete fatto quattro ore di sciopero in tutto, è un po' pochino, a me quattro ore di sciopero me lo fate la mattina per come mi sono pettinato".

"Noi - la replica del leader sindacale - avevamo raccolto le firme per fare un referendum e cancellare il pareggio di bilancio, poi ci sono state le elezioni e non si è potuto fare. Trovo una contraddizione, avete cambiato 47 articoli della Costituzione, guarda caso quello del pareggio di bilancio non lo avete cambiato".

"Non si può trasformare una riforma della Costituzione in una riforma fatta da un governo a un voto sul governo. Io questo lo trovo un errore grave perché la Costituzione non deve dividere un Paese, la Costituzione lo deve unire" afferma Landini. "Mentre lei, nella funzione di presidente del Consiglio, si sta assumendo la responsabilità di dividerlo questo Paese, che è già abbastanza diviso e non ha bisogno di ulteriori divisioni. E continuare a laceralo e dividerlo non vuol dire affrontare i problemi dei lavoratori".

"Io - aggiunge - ho imparato nella mia esperienza di sindacalista che quando faccio i contratti devo farli per tutti, rispettando l'idea di tutti. Quando invece qualcuno che non la pensa come lei viene considerato accozzaglia, mi permetto di suggerirle che sta commettendo un errore". E anche durante i duri scontri negli anni Cinquanta sulla legge truffa "nessuno - conclude Landini- ha detto che c'era un'accozzaglia".

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