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Fondi per sanità Taranto, De Vincenti: "Tavolo il 12 dicembre per fare il punto"

25 novembre 2016 | 21.09
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"Il governo italiano e' fattivamente impegnato, da tempo, ad individuare le soluzioni ai tanti problemi di Taranto e del suo territorio". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti risponde all'appello che deputati pugliesi del Pd hanno rivolto all'esecutivo nella vicenda sui fondi a disposizione del territorio.

"Proprio per questo ho di nuovo convocato il Tavolo istituzionale per lunedì 12 dicembre a Taranto -spiega De Vincenti-. Quella sarà la sede nella quale fare il punto sui molteplici interventi in atto e, in particolare, sull'investimento di 200 milioni stanziato nel Contratto istituzionale di sviluppo per l'ospedale San Cataldo e sul rafforzamento delle strutture sanitarie cittadino".

Quindi il sottosegretario rende noto di aver parlato col ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha confermato la disponibilità a prevedere, concordandole nel confronto con la regione Puglia, deroghe al decreto ministeriale 70 sull'organizzazione dei servizi sanitari regionali in modo da rafforzare i presidi sanitari nell'area di Taranto. "Il passaggio della legge di Bilancio al Senato -afferma De Vincenti- consentirà di approfondire ulteriormente le modalità per far fronte alle criticità della sanità tarantina".

"E’ assolutamente squallido strumentalizzare la salute dei tarantini, in specie quella dei bambini, per coprire la più totale inadeguatezza del servizio sanitario pugliese", dice poi De Vincenti. "C’è un impegno fattivo del Governo su Taranto. A partire dagli 800 milioni messi in campo nel Contratto istituzionale di sviluppo per la città, 200 dei quali destinati all’ospedale San Cataldo, per passare agli altri 800 milioni stanziati per il risanamento dell’Ilva e infine con l’emendamento che il Governo ha presentato due giorni fa alla Legge di bilancio si prevede che i proventi che potranno derivare da una eventuale confisca dei beni dei Riva saranno interamente assegnati al risanamento di Taranto".

BOCCIA - “Nella notte tra mercoledì e giovedì il governo aveva dato l'ultimo via libera agli emendamenti presentati dal relatore alla manovra". Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, ricostruisce così i passaggi della vicenda.

"Eravamo d'accordo - continua Boccia - sia nelle riunioni con il governo che in quelle di maggioranza, con i capigruppo e l'ottimo relatore Mauro Guerra, per approvare un emendamento rispondente ai criteri della nuova legge di Bilancio che prevedeva lo stanziamento dei 50 milioni". "Il testo ripresentato anche oggi era semplice e le coperture chiare: 'Viste le evidenze epidemiologiche nel territorio della provincia di Taranto, riscontrate le gravi criticità sanitarie e al fine di contrastarle risulta necessario intervenire con misure di sostegno finanziario per l'acquisizione di attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività diagnostiche di primo e secondo livello e per assicurare la continuità nel l'erogazione dei servizi". "Anche su quest'ultima proposta - riprende Boccia - oggi in comitato dei 9 della commissione bilancio, c'è stato il no del governo sulla mia proposta di intervenire sulle tabelle per vincolare le risorse per Taranto. Il Governo ha rinviato la questione al Senato. Le conclusioni di questa vicenda, si possono tirare facilmente: palazzo Chigi deve semplicemente chiarire le ragioni del no e del rinvio", conclude il presidente della commissione Bilancio.

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