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Berlusconi: "Non sosteniamo governi di larga coalizione"

10 dicembre 2016 | 16.58
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

In "questa difficile situazione" per Forza Italia "l'unica strada possibile è "l'approvazione in tempi rapidi di una legge elettorale condivisa in Parlamento, per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto e di scegliere finalmente da chi vogliono essere governati". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, al termine del colloquio che la delegazione di Forza Italia ha avuto al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per questo il movimento azzurro è pronto a "collaborare nel modo più costruttivo" senza però essere "disponibile a partecipare o a sostenere governi di larga coalizione".

La situazione interna ed internazionale, ha quindi aggiunto Berlusconi, richiede "al piu' presto nuove elezioni, per costituire un governo stabile pienamente legittimato dagli elettori. Al tempo stesso, dopo le elezioni dovrà riprendere il percorso costituente, in termini finalmente condivisi, mettendo mano alle questioni vere che riguardano l'efficienza e la rappresentatività delle istituzioni". L'ex premier infine, "anche alla luce degli eventi di questi giorni", ha espresso "la considerazione per il senso di responsabilità istituzionale del Presidente Mattarella" e "la fiducia nel suo ruolo di garante in questa fase delicata della vita democratica del Paese".

In questa fase quindi, prosegue Berlusconi, "compete al Partito democratico, che controlla ancora oggi la maggioranza parlamentare in entrambe le Camere, assumersi la responsabilità di esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che auspichiamo sia il più breve possibile".

Tornando alla nuova legge elettorale, "necessaria qualunque sia la valutazione della Consulta su quella in vigore", per Berlusconi dovrà "rendere omogenei i sistemi della Camera e del Senato" e "garantire la corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la maggioranza popolare".

Il colloquio tra Mattarella e la delegazione di Fi ha aperto il pomeriggio della terza e ultima giornata di consultazioni. A salire al Colle, a partire dalle 11, sono stati Sel, Ala-Scelta civica e Ncd. Alle 17 tocca al M5S. Alle 18 l'incontro più atteso, quello con il Pd, dal quale il capo dello Stato attende indicazioni per decidere tempi, natura e soprattutto nome per l'incarico, che potrebbe arrivare tra domani e lunedì, anche se non manca chi prevede un'accelerazione con una decisione già stasera.

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