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Alfano: "Governo di responsabilità o Renzi bis"

10 dicembre 2016 | 11.09
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Ultima giornata di consultazioni oggi al Colle. Stasera scatterà il timeout e il presidente della Repubblica Mattarella avrà in mano tutti gli elementi per risolvere la crisi di governo deflagrata con la vittoria dei no al referendum sulla riforma costituzionale. Mentre lo stop della Bce alla proroga per l'aumento di capitale del Mps agita il mondo finanziario con riflessi anche sulla partita politica, sale l'ipotesi di un mandato a tempo per l'attuale ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Sempre che il premier dimissionario, Matteo Renzi, continui ad autoescludersi.

Alfano: "Governo di comune responsabilità o avanti con Renzi" - "Abbiamo ribadito" che "siamo a favore di una comune responsabilità di tutte le forze volenterose che le porti a partecipare ad un governo", Forza Italia e non solo. "Qualora ciò non dovesse accadere e ci fosse un diniego da parte dei potenziali partecipanti a questo governo, avremmo tanto di favorevole a una prosecuzione dell'incarico alla guida del governo del presidente Matteo Renzi, nelle forme che il presidente della Repubblica dovesse ritenere idonee per la prosecuzione del mandato". Lo ha affermato Angelino Alfano, al termine del colloquio che la delegazione di Ncd-centristi per l'Italia ha avuto al Quirinale. Quanto a un eventuale incarico a ministri dell'attuale governo, "in questo palazzo tutto potrei fare -ha sottolineato Alfano- tranne che mancare di rispetto al presidente della Repubblica. Sono scelte che farà il presidente della Repubblica, noi siamo per chiudere presto". E sulla legge elettorale, "riterremmo corretto non attendere la Corte costituzionale per cominciare a lavorare sull'eventuale approvazione di una nuova".

Da Sinistra Italiana no a Gentiloni - Sinistra italiana sarebbe disposta ad appoggiare un eventuale governo affidato a Paolo Gentiloni? "Assolutamente no". Così Loredana De Petris, capogruppo di Sinistra italia al Senato, al termine delle consultazioni dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Il partito ha parlato di "discontinuità netta con Renzi", che significa anche nei confronti di "chi per lui voglia dare la stessa impronta e continuità" come potrebbe essere l'ipotesi di affidare l'incarico a Paolo Gentiloni. Quindi governo "che consenta al Parlamento di varare una legge elettorale che archivi definitivamente l'illusione del governo maggioritario del capo, che non corrisponde alla realtà del Paese", da elaborare con "ampio consenso senza prevaricazioni di una parte politica sull'altra, per portare il Paese successivamente alle urne". Bocciatura quindi per un nuovo incarico a Matteo Renzi, perché verrebbe "visto come una sfida a milioni di italiani" dopo il risultato del referendum, ma anche un no chiaro nei confronti di Gentiloni.

Verdini: "Pronti a Renzi bis e a ogni altra soluzione" - Ala e Scelta civica sono pronte ad offrire il loro "supporto per le iniziative" che il presidente Mattarella, "vorrà prendere" per la soluzione della crisi di governo, "ad ogni formula che intende adottare, Renzi bis o altro tipo di governo, l'importante che il Paese esca da questa impasse". Lo ha affermato Denis Verdini, al termine del colloquio che la delegazione ha avuto al Quirinale con il capo dello Stato, "convinti che si debba intervenire" sulla legge elettorale e rispetto ai "grandi impegni internazionali" che attendono il nostro Paese. Quanto ad un eventuale ingresso di ministri espressi da Ala in un nuovo governo, "parleremo con il presidente incaricato, non possiamo né chiedere né avanzare richieste aspettiamo delle proposte".

"Diciamo no ai governi fotocopia, come quello che il Pd e Renzi stanno pensando di insediare a Palazzo Chigi. Diciamo sì, invece, a una collaborazione, fattiva e responsabile per dotare il Paese di una legge elettorale seria, che possa garantire governabilità e piena coerenza tra le scelte dei cittadini ed i loro rappresentanti parlamentari", ha dichiarato dal canto suo senatore di Fi, Renato Schifani. "E sul tema delle nuove regole elettorali - prosegue l'esponente azzurro - il pronunciamento a gennaio da parte della suprema corte sull'Italicum sarà il viatico per una buona legge, immune da vizi".

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