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Caso Poletti, Mentana: "La sua sorte è segnata"

22 dicembre 2016 | 08.02
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Enrico Mentana (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Enrico Mentana (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Credo che la sorte del ministro Poletti sia segnata dopo le due improvvide uscite sulle elezioni anticipate per evitare il referendum sul Jobs Act e sul sollievo per il paese di non avere tra i piedi i tanti giovani che vanno a cercar fortuna all'estero". Commenta così Enrico Mentana, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, il caso del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, finito nell'occhio del ciclone per le sue dichiarazioni sul Jobs Act e sui giovani che vanno all'estero per cercare lavoro.

Ieri nei confronti del ministro è stata presentata una mozione di sfiducia, depositata al Senato da parte di Si, M5S, Lega Nord e di alcuni senatori del Gruppo Misto. A loro si è aggiunta in serata la voce di Roberto Speranza, della minoranza Pd, che in una 'Lettera aperta al ministro Poletti: via i voucher o sfiducia' pubblicata sull''Huffington post' parla di una "brutta scivolata" a cui, a parte le scuse che sono state pronunciate, bisogna far seguire un'iniziativa per cancellare i voucher.

"Quasi impossibile resistere agli effetti di così grossolani scivoloni politici - scrive Mentana - Ma che nel giorno della mozione di sfiducia presentata da molte forze di opposizione, il capo della minoranza Pd Speranza gli scriva una lettera aperta-aut aut (o cambia subito la norma sui voucher o "questo sì che varrebbe la sfiducia") ha un che di maramaldesco". "Se Poletti cancella i voucher tutto è scusato? - si chiede il direttore del Tg La7 - E viceversa se tiene il punto le gaffes tornano imperdonabili?"

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