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M5S, Muraro: "Se post Grillo fosse uscito prima forse non mi sarei dimessa"

02 gennaio 2017 | 21.47
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(Fotogramma)
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Se il post di Beppe Grillo sul Codice di comportamento del M5S in caso di coinvolgimento in vicende giudiziarie "fosse uscito prima e se la situazione fosse stata affrontata nel modo dovuto forse non avrei dato le mie dimissioni". A parlare all'Adnkronos è Paola Muraro, l'ex assessore all'Ambiente del Comune di Roma costretta alle dimissioni dopo aver ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sui rifiuti. Dimissioni che erano state comunicate dalla sindaca Virginia Raggi in un video postato su Facebook la notte del 13 dicembre.

"Non ho dato le dimissioni perché mi sentivo colpevole - prosegue Muraro - le ho date per rispetto nei confronti dei dettami del Movimento, è stata una scelta di coerenza".

"Forse adesso che stanno governando diverse città hanno riflettuto", prosegue Muraro riferendosi al post di Grillo. "Sicuramente alcune decisioni prese in momenti diversi fanno sì che nel momento in cui governi devi trovare il modo di andare avanti, soprattutto per rispetto nei confronti dell'elettorato che ti ha votato".

Muraro, che proprio oggi in un post su Facebook ha voluto ricordare le cose fatte durante la sua esperienza di governo in Campidoglio, precisa di non essersi sentita abbandonata dalla sindaca e dai consiglieri. "Mi sono sentita con alcuni consiglieri in particolare che lavoravano sull'ambiente e ho sentito Virginia anche per gli auguri. Non c'è nessuna chiusura, al di là del lavoro ci sono anche dei rapporti umani che restano".

"Se tornerei in politica? Per come è impostata la politica italiana no...se me lo chiedesse Virginia - ammette Muraro - sì, perché è una persona pulita. Per il resto non posso parlare perché non li ho conosciuti abbastanza".

Quanto al M5S , Muraro sottolinea: "Diciamo che il Movimento a mio parere deve ancora trovare un equilibrio giusto... Roma è una città difficile da governare... noi non avendo una macchina amministrativa e politica autonoma ci siamo trovati di fronte a vecchi poteri, con la difficoltà anche di capire chi hai di fronte e chi sia l'interlocutore giusto. Roma è una bella palestra per governare ma io ho pagato queste difficoltà sulla mia pelle, dal momento che chi mi accusa sono quegli interlocutori che mi hanno osteggiato a livello amministrativo in Campidoglio".

Se la sindaca di Roma ricevesse un avviso di garanzia "dovrebbe proseguire l'attività di sindaco", dice ancora all'Adnkronos Paola Muraro. "La Raggi, a differenza mia, ha una responsabilità in più essendo stata eletta dai cittadini ed è giusto che vada avanti ed eventualmente dimostri la sua innocenza - aggiunge -. È una sindaca a cui va dato il massimo rispetto e secondo me paga un po' il fatto di essere giovane e donna".

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