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M5S, Casaleggio Associati pronta a querele contro 'fake news'

18 gennaio 2017 | 18.25
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Il Codice di comportamento M5S "persegue solo ed esclusivamente finalità lecite ed in favore dei cittadini e chiunque pensi che detto impegno sia solo 'carta straccia' tradisce evidentemente la fiducia ricevuta dai cittadini e riduce il proprio onore a carta straccia". E' quanto si legge in un post del Movimento 5 Stelle pubblicato sul blog di Grillo. E i parlamentari del Pd "farebbero bene a iniziare ad occuparsi dei problemi dei cittadini e delle imprese anziché pensare solo a come far fuori il Movimento 5 Stelle e a mantenere le proprie poltrone".

Nel post si legge inoltre un post scriptum: "A seguito della campagna diffamatoria portata avanti in questi mesi, sia dagli organi di stampa che da diversi esponenti politici, attraverso le fake news che davano, in modo palesemente infondato, la Casaleggio Associati quale parte contraente del codice etico del M5S con i candidati o eletti, si precisa che la società si riserva di procedere, a tutela della propria immagine, decoro e reputazione lesi dalla suddetta diffamazione, nelle sedi opportune".

"Il Codice di comportamento - si legge nel post - che il Movimento 5 Stelle propone ai propri candidati ed eletti e che questi ultimi accettano, come impegno morale, etico e politico nei confronti degli elettori, attraverso la libera sottoscrizione, è legittimo, valido e pienamente efficace. Se lo mettano bene in testa tutti: dai partiti ai giornali, fino ai sapientoni della vecchia politica.

"Il Tribunale di Roma, infatti, con l'ordinanza n. 779/2017 ha rigettato integralmente tutte le istanze presentate dall'avv. Monello (iscritto al Pd) e sostenute ufficialmente sia dalla senatrice Monica Cirinnà (Pd) che della deputata Stella Bianchi (Pd), condannando l'avv. Monello a pagare anche le spese processuali al Comune di Roma".

"Dalla sentenza - continua M5S - si deducono chiaramente 3 principi: i) che il Codice di comportamento del M5S e gli impegni in esso contenuti non sono cause che comportano la ineleggibilità dell'eletto o la decadenza della carica ricoperta; ii) che il Codice di comportamento non condiziona in alcun modo la libertà di manifestazione del voto da parte degli elettori e non produce conflitti di interessi; iii) che gli unici soggetti che potrebbero tentare di impugnare la validità dell'impegno assunto sono gli stessi sottoscrittori. In questo caso però, qualora lo facessero, rinnegherebbero se stessi davanti a tutti gli elettori e farebbero capire che la loro parola data ai cittadini vale zero".

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