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Italicum, regge patto con il Pd: M5S pronto a votare il testo

02 febbraio 2017 | 14.39
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(Fotogramma)
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Il patto col Pd sull'Italicum - per i 5 Stelle diventato Legalicum dopo il 'restyling' della Consulta - regge. O quanto meno così assicurano all'Adnkronos fonti qualificate del M5S. In sintesi, i 5 Stelle sono pronti a votare, salvo stravolgimenti in corsa, il testo della legge elettorale, limitandosi a dire no e a osteggiare in ogni modo, sia in commissione che in Aula, l'eventuale emendamento sui capilista bloccati.

Data battaglia in Aula e in commissione al testo sui capilista, i grillini voteranno a favore della nuova legge elettorale, sempre che il testo mantenga il profilo delineato dalla Consulta. Dunque il paletto sui capilista, fissato ieri da Beppe Grillo via blog, resta integro e non è in discussione. Ma i 5 Stelle non faranno mancare il loro voto al Legalicum, considerato la via maestra per tornare al più presto alle urne.

Dato che la questione dei capilista 'congelati' costituisce da sempre un vero e proprio abominio per i grillini, non è escluso che i 5 Stelle facciano un passaggio in Rete, lasciando che gli attivisti si esprimano e diano l'ultima parola. Decidendo per il voto finale in Aula. Che tuttavia, ai piani nobili del Movimento, non viene messo in discussione.

All'interno del M5S, la svolta sull'Italicum - arrivata via blog nelle notte del referendum sulle riforme e del passo indietro di Matteo Renzi - sin dal principio ha generato non pochi attriti. Proprio per questo ieri sarebbe arrivata la frenata in corsa di Grillo - a meno di 24 ore dall'asse con i dem - volta a stemperare tensioni che in questo periodo non mancano tra i 5 Stelle.

SI INCARDINA IL 9, ESAME DOPO MOTIVAZIONI - La legge elettorale verrà incardinata in commissione Affari costituzionali della Camera il 9 febbraio. Ma l'esame dalle proposte inizierà soltanto dopo le motivazioni della sentenza della Consulta. Lo ha deciso l'ufficio di presidenza della commissione. "E' buon senso conoscere anche le motivazioni per avere un quadro più completo in cui lavorare", dice Emanuele Fiano del Pd.

Durante la riunione dell'ufficio di presidenza, a fronte della richiesta del Pd con Fiano di incardinare subito l'iter della legge elettorale, diverse sono state le perplessità. "Ho fatto presente - spiega Pino Pisicchio - che sarebbe stato alquanto stravagante iniziare una discussione su proposte che, per la stragrande maggioranza, sono antecedenti alla sentenza della Consulta. Ora ci troviamo in un quadro diverso. E non basta: stiamo aspettando a giorni le motivazioni della sentenza che potrebbero, di nuovo, modificare il quadro...".

"Non ha senso discutere senza conoscere le motivazioni della Consulta - aggiunge Francesco Paolo Sisto di Fi - Lavorare inutilmente non fa bene al Parlamento e meno che mai se lo si fa per ragioni di utilitarismo politico e personale".

Il 9 quando verranno incardinate le proposte, il Pd presenterà tutti i ddl depositati dai dem: dal Mattarellum di Nicoletti e Zampa al Lauricellum. I 5 Stelle sosterranno il Legalicum con alcune correzioni: via i capilista bloccati, preferenza di genere anche al Senato e premio di maggioranza su base nazionale anche a palazzo Madama, spiega Federica Dieni dei 5 Stelle.

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